«Comuni sostengano finanziariamente la Chiesa e le sue scuole»
L'auspicio di Papa Benedetto XVI: «Prezioso il ruolo degli oratori, delle case religiose e degli istituti d'assistenza»
CITTÀ DEL VATICANO - Il Papa ha elogiato il ruolo della «formazioni intermedie presenti nel territorio» nell'udienza concessa stamane all'Anci (Associazione nazionale comuni italiani): «Svolgono - ha detto - attività di rilevante utilità sociale, essendo fautrici di umanizzazione e di socializzazione, particolarmente dedite alle fasce emarginate e bisognose. Tra esse rientrano numerose realtà ecclesiali, quali le parrocchie, gli oratori, le case religiose, gli istituti cattolici di educazione e di assistenza. Auspico - ha aggiunto il Papa - che tale preziosa attività trovi sempre un adeguato apprezzamento e sostegno, anche in termini finanziari».
LIBERTA' RELIGIOSA - «A questo proposito - ha aggiunto Benedetto XVI - desidero ribadire che la Chiesa non domanda privilegi, ma di poter svolgere liberamente la sua missione, come richiede un effettivo rispetto della libertà religiosa. Essa consente in Italia la collaborazione che esiste fra la comunità civile e quella ecclesiale. Purtroppo, in altri Paesi le minoranze cristiane sono spesso vittime di discriminazioni e di persecuzioni».
SUSSIDIARIETÀ E SOLIDARIETÀ - Il Papa ha ricordato, più in generale, che «due principi che consentono questa armonica compresenza tra unità e pluralità sono quelli di sussidiarietà e di solidarietà, tipici dell'insegnamento sociale della Chiesa». Citando la sua recente enciclica Caritas in veritate, Ratzinger ha spiegato: «Il principio di sussidiarietà va mantenuto strettamente connesso con il principio di solidarietà e viceversa, perché se la sussidiarietà senza la solidarietà scade nel particolarismo sociale, è altrettanto vero che la solidarietà senza la sussidiarietà scade nell'assistenzialismo che umilia il portatore di bisogno». Principi, ha detto, «che vanno applicati anche a livello comunale, in un duplice senso: nel rapporto con le istanze pubbliche statali, regionali e provinciali, così come in quello che le autorità comunali hanno con i corpi sociali e le formazioni intermedie presenti nel territorio».
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