Vaticano
Papa: Se esegesi non si rinnova è teologicamente insignificante
Così il Pontefice nell'introduzione al suo nuovo volume su Gesù di Nazaret: «Interpretazione storico-critica ha dato ciò che poteva dare»
CITTÀ DEL VATICANO - «In 200 anni di lavoro esegetico, l'interpretazione storico-critica ha ormai dato ciò che di essenziale aveva da dare»: così il Papa nell'introduzione al suo nuovo volume su Gesù di Nazaret.
«Se la esegesi biblica scientifica non vuole esaurirsi in sempre nuove ipotesi diventando teologicamente insignificante, deve fare un passo metodologicamente nuovo e riconoscersi nuovamente come disciplina teologica, senza rinunciare al suo carattere storico», scrive Ratzinger, che propone di utilizzare tanto la «ermeneutica storica» quanto la «ermeneutica della fede» per non dimentica che il «Gesù storico» è sempre il fondamento della fede cristiana e non solo un oggetto di indagine storiografico ed esegetico.
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