18 aprile 2024
Aggiornato 18:30
Giustizia

Oggi Alfano al Colle per illustrare la riforma

Ancora questioni aperte nella bozza del ddl costituzionale. Possibile convocazione della Consulta giustizia del Pdl

ROMA - Il conto alla rovescia per la riforma costituzionale della giustizia è arrivato a meno 2: oggi il ministro Angelino Alfano salirà al Quirinale per illustrare, non è ancora chiaro se al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano o al segretario generale della presidenza, Donato Marra, la bozza del ddl che nelle intenzioni del Governo dovrebbe rivoluzionare il sistema.

DUBBI RESIDUI - Alla vigilia del Consiglio dei ministri straordinario convocato per giovedì mattina Berlusconi e il guardasigilli dovranno quindi sciogliere i dubbi residui sui contenuti della bozza: sulle proporzioni tra laici e togati nella composizione dei due Csm, sul possibile ruolo, caro alla Lega, dei magistrati eletti dal popolo (che potrebbe nascere da un allargamento delle competenze della magistratura onoraria), sulle norme che regoleranno l'indirizzo dell'azione penale. Che resterà obbligatoria, secondo quanto è stato fatto filtrare negli ultimi giorni da ambienti della maggioranza, ma verrà indirizzata anno per anno da un voto del Parlamento.

«AMMAZZA PROCESSI» - E che le questioni ancora aperte siano diverse lo testimonia probabilmente anche il fatto che ieri in serata non fosse ancora sciolto il dubbio sulla possibile convocazione della Consulta giustizia del Pdl, alla quale il ministro ha illustrato la settimana scorsa la bozza in una versione ancora 'aperta' a molte modifiche. La Consulta Pdl dovrebbe occuparsi del ddl intercettazioni, uno dei capitoli dell'offensiva parlamentare sulla giustizia che dovrebbero accompagnare la riforma costituzionale. Del resto, ancora indefinito è il più volte annunciato emendamento del relatore sul processo breve, il deputato azzurro Maurizio Paniz, che dovrebbe eliminare (o limare) la contestatissima norma transitoria definita dall'opposizione «ammazza-processi».