Bersani: Italia e UE dicano un chiaro no a rifugio dittatori
Il leader dei Democratici: «Il Governo Berlusconi ha umiliato i nostri rapporti con quei paesi»
ROMA - «L'Europa deve dire con una voce più forte e più chiara che siamo al fianco del cambiamento e che non offriamo rifugio, riparo e che non diamo una seconda possibilità ai dittatori» e l'Italia «dovrebbe essere il primo paese a farlo perchè è il fronte naturale e politico, dovrebbe prendere per mano l'Euorpa per una politica più incisiva ma purtroppo non è in condizioni di farlo, abbiamo perso la misura dei rapporti con quei paese perchè il governo Berlusconi ha portato all'umiliazione i rapporti e oggi perdiamo il passo perchè non reagiamo in questa fase cruciale. Non siamo all'altezza del nostro ruolo». Il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, ha aperto la manifestazione organizzata a piazza di Pietra per la consegna delle firme raccolte per chiedere le dimissioni del presidente del Consiglio con un lungo passaggio sulla situazione nei paesi del Nord Africa e sulla condizione femminile di quei paesi.
AL FIANCO DEL CAMBIAMENTO - «L'Occidente deve riconoscere che per decenni e decenni ha cercato la stabilità in nome di giacimenti di petrolio e per il contenimento del radicalismo islamico attraverso le autocrazie e le dittature - ha ricordato Bersani - e oggi deve che ha imparato la lezione, che la stabilità può venire solo dalla democrazia e che noi siamo al fianco del cambiamento».
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