Calderoli: Se accolti gli emendamenti del Pd tasse più alte
Il Ministro della Semplificazione normativa: «Non c'è aggravio delle imposte, lo dice anche uno studio della Camera»
ROMA - Se il governo avesse accolto gli emendamenti del Pd al testo del decreto legislativo sul fisco municipale ci sarebbe stato un aumento della pressione fiscale. Lo ha sostenuto il ministro della Semplificazione normativa, Roberto Calderoli, rivolgendosi in Aula alla Camera direttamente al segretario democratico Pier Luigi Bersani e citando uno per uno diverse proposte di modifica avanzate in commissione bicamerale da esponenti del Pd: «Domani - ha spiegato il leghista - interverranno importanti personaggi, tra i quali Bersani: allora non venga solo a dirci che con questo provvedimento aumentiamo la pressione fiscale ma mi venga a spiegare quello che i suoi uomini hanno presentato in commissione bicamerale. Con gli emendamenti del Pd i cittadini avrebbero versato 34 miliardi per prenderne 11 miliardi».
«Quello che mi ha dato più fastidio del dibattito di oggi - è sbottato Calderoli - è il continuo slogan secondo il quale questo testo aumenta le tasse. Io ho citato dei numeri che possono non piacere o piacere ma restano numeri: da una tassazione che può superare il 40% si passa al 19-21%. Se la matematica non è un'opinione, si pagherà di meno». Calderoli, come già fatto dal presidente della commissione Bicamerale sul federalismo, Enrico La Loggia, ha citato «un documento stilato dalla Camera dove si dice che dal testo si evince la neutralità fiscale e finanziaria del provvedimento».
«Ce la si è presa molto con l'addizionale Irpef - ha insistito Calderoli - ma chi se l'è inventata? Il governo Prodi nel '98. E chi l'ha incrementata dallo 0,5 allo 0,8%? Il governo Prodi nel 2007». Calderoli infine ha rivendicato di avere accolto moltissime proposte avanzate dall'opposizione e dall'Anci: «Su 70 commi, 50 sono frutto degli emendamenti dell'opposizione e dell'Anci e alla fine l'unica differenza che resta è il discorso della prima casa. C'è chi vuole l'Ici e chi non la vuole. Io sono orgoglioso di avere tolto al 75% dei cittadini la tassazione della prima casa. Bisogna fare dei mea culpa: chi ha operato la prima abolizione di un pezzo dell'Ici? L'allora Presidente Prodi, noi abbiamo solo completato».