Berlusconi a Scuola ufficiali: Avrei voluto fare il Carabiniere
Premier: «Attenzione all'esigenze dell'Arma nonostante la crisi»
ROMA - «Sono un padre e un nonno ancora valido che, se non avesse fatto quello che ha fatto nella vita, avrebbe voluto fare il carabiniere...». Così il premier Silvio Berlusconi ha salutato la platea della Scuola ufficiali Carabinieri al termine del suo intervento per la cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico 2010-2011.
Il Cavaliere, intervenuto dopo il ministro della Difesa Ignazio La Russa, («Non ho mai assistito a un intervento del ministro così felice e così profondo«), ha assicurato la «vicinanza all'Arma da parte di tutto il governo» e «l'attenzione dell'esecutivo nei confronti dei carabinieri che trova qualche difficoltà per la crisi finanziaria globale e per alcune difficoltà di bilancio che scontiamo anche a causa dell'enorme debito pubblico».
Berlusconi ha quindi lodato l'Arma che «rappresenta il meglio della nostra Italia», raccontando anche un aneddoto: «Da imprenditore ho assunto migliaia di collaboratori e quando nel curriculum leggevo che c'era un papà o un nonno carabiniere, davo subito il mio benestare e non sono mai stato deluso». Il Cavaliere ha quindi consigliato ai giovani della Scuola ufficiali di agire sempre con ottimismo, mettendo in pratica «la formula del 'sole in tasca'».
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