1 maggio 2024
Aggiornato 04:30
La maggioranza in pressing sul finiano Baldassarri

Federalismo ultima chiamata: domani il voto che può cambiare le sorti del governo

Calderoli cede su molte richieste dell'opposizione, ma il rischio del pareggio-sconfitta è alto

ROMA - Si appuntano su Mario Baldassarri le speranze di Roberto Calderoli di vedere approvato dalla Bicamerale per il federalismo il parere di maggioranza sul fisco comunale. Ma il senatore finiano ancora non cede: «Attendo ancora risposte dal governo, quelle arrivate ancora non sono sufficienti».
Nella seduta della Bicamerale che sta votando gli emendamenti al parere di maggioranza, Calderoli ha calato sul tavolo le sue carte: i Comuni potranno contare da subito sulla compartecipazione all'Iva, non più all'Irpef, come chiesto da tutte le opposizioni e da Baldassarri; e la prossima legge di stabilità finanzierà un fondo per gli sgravi fiscali agli inquilini, cavallo di battaglia del senatore di Futuro e Libertà.

IL VOTO DI BALDASSARRI ANCORA IN BILICO - Le modifiche che ha ricevuto a suo avviso sono ancora insufficienti. Innanzitutto, il fondo per gli inquilini è ancora tutto da verificare: «Dove sono i numeri? Io voglio almeno un miliardo», spiega il senatore di Fli in una pausa dei lavori, che riprenderanno intorno alle 18. E poi, precisa, «io ho presentato un disegno organico rispetto al quale non è possibile dare risposte parziali».

LA MAGGIORANZA RESPINGE IL RITORNO DELL’ICI - Respinta infatti un'altra richiesta del senatore finiano, quella di reintrodurre l'Ici sulla prima casa e contemporaneamente dare la possibilità di dedurre dall'Irpef l'ammontare. «Su questo è impossibile trattare - spiega il presidente della Bicamerale Enrico La Loggia - perchè l'abolizione dell'Ici prima casa è una scelta politica di questa maggioranza rispetto alla quale non torniamo indietro».

DUE EMENDAMENTI SU TRE DEL PD BOCCIATI GRAZIE AL FINIANO - Fino ad ora la Bicamerale ha votato tre emendamenti, tutti del Pd. Su due di essi Baldassarri si è astenuto, e così gli emendamenti sono stati respinti con 15 voti contrari e 14 favorevoli. Sul terzo (per assegnare ai Comuni l'intero gettito dell'imposta di registro, a firma Stradiotto) il senatore finiano ha invece votato con le opposizioni: risultato 15 pari, e comunque bocciatura dell'emendamento. Ma il confronto prosegue, e proseguirà fino al voto finale sul parere, fissato per domani alle 12,45. I colleghi del terzo polo sono però sicuri: «Vedrete che Baldassarri voterà contro». Stessa convinzione da parte del Pd Enzo Bianco ha risposto: «Prevale il giudizio negativo di tutti, anche degli esponenti del Terzo Polo».