Nicole Minetti, è stata invitata a comparire dai pm milanesi
I difensori del Consigliere regionale: «Non sappiamo ancora se presentarci»
ROMA - Un invito a comparire è stato notificato dalla procura di Milano al consigliere regionale del Pdl, Nicole Minetti indagata per favoreggiamento della prostituzione nell'ambito dell'inchiesta sul caso Ruby che coinvolge il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.
Dell'invito a comparire dà notizia il capo della procura di Milano Edmondo Bruti Liberati in un comunicato in cui conferma l'invio di altri atti alla Camera dei deputati per integrare la richiesta di perquisire gli uffici di Giuseppe Spinelli, strettissimo collaboratore di Silvio Berlusconi.
EDMONDO BRUTI LIBERATI: SONO EMERSI ULTERIORI ELEMENTI - «Questa procura ha pertanto ritenuto doveroso portare a conoscenza della Camera dei deputati tali ulteriori elementi che emergono dall'invito per la presentazione di persona sottoposta a indagini notificato a Nicole Minetti», scrive il capo della procura. Copia dell'invito a comparire per il consigliere Nicole Minetti è stato trasmesso alla Camera dei deputati.
PARLANO I DIFENSORI DI NICOLE MINETTI - Il consigliere regionale della Lombardia, Nicole Minetti, è stata convocata per il 1 febbraio davanti ai pm di Milano. Lo conferma l'avvocato Daria Pesce che aggiunge: «Non abbiamo ancora deciso se presentarci, anche perché non ho avuto ancora il tempo di parlare con la mia assista».
LA STRATEGIA DEI PM MILANESI - Duecentoventisette pagine di nuovi atti inviati alla Camera al fine di supportare la richiesta di perquisire gli uffici del cassiere di Silvio Berlusconi, Giuseppe Spinelli, iniziativa adottata «per coerenza istituzionale», e l'invito a comparire per Nicole Minetti, il consigliere regionale della Lombardia indagata da tempo per favoreggiamento della prostituzione. Tutto rientra nella strategia processuale dei pm di Milano, gli aggiunti Ilda Boccassini e Piero Forno, il sostituto Antonio Sangermano, con la regia del capo dell'ufficio Edmondo Bruti Liberati.
A FEBBRAIO VERRA’ CHIESTO IL RITO IMMEDIATO PER BERLUSCONI - Per ora il fascicolo è unico e comprende le posizioni del premier, di Minetti, Lele Mora, Emilio Fede e d altri 3, personaggi decisamente di secondo piano. Ma più o meno a metà febbraio ci sarà lo stralcio della posizione di Berlusconi, per il quale sarà chiesto al gip Cristina Di Censo il processo con rito immediato.
BRUTI LIBERATI: NON MI SEMBRA DI AVERE CAMBIATO IDEA - A chi gli chiede lumi sulla conferma delle scelte annunciate nell'invito a comparire per il premier Bruti Liberati risponde con una battuta significativa: «Non mi risulta di aver cambiato idea». L'invito a comparire per Minetti significa che la procura sta lavorando per chiedere in tempi brevi, ma non brevissimi, il processo anche per gli indagati diversi da Berlusconi. I pm nel caso specifico saranno costretti dalle norme del codice a chiedere il processo con il rito ordinario passando dal gup per l'udienza preliminare, essendo trascorsi più di 90 giorni dall'iscrizione al registro degli indagati.
PER IL MOMENTO NON SONO PREVISTE ALTRE AUDIZIONI: INTERROTTE ANCHE LE INTERCETTAZIONI - Il lavoro per preparare la richiesta del rito immediato per Berlusconi, stando a quanto si apprende, non comprende almeno per il momento l'audizione di altre persone e non sarà necessario aspettare la risposta della Camera sulla richiesta di autorizzazione a perquisire Giuseppe Spinelli che presumibilmente sarà negata. «Di materiale per arrivare al processo ne abbiamo già abbastanza» ribadiscono fonti della procura. E si tratta di parole che sembrano non riguardare la sola posizione di Berlusconi. Le intercettazioni inoltre sarebbero finite. «Inutile protrarre gli ascolti oltre le perquisizioni, significherebbe buttare denaro pubblico dalla finestra» dice un investigatore.
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