Quagliariello: bene la Cei, no a riti sommari
«Aderiamo all'appello del Presidente della Conferenza episcopale, fare chiarezza nelle sedi appropriate»
ROMA - «Nella prolusione del cardinale Bagnasco c'è il senso che la vita di una comunità nazionale non possa essere turbata da sommari regolamenti di conti senza che ne restino ferite profonde e lacerazioni che si protraggono nel tempo. Se si va con il pensiero ai drammi della storia d'Italia si comprende quanto questo sia vero». Lo dichiara in una nota Gaetano Quagliariello, vicecapogruppo vicario del Pdl al Senato.
APPELLO A TUTTI - «Da qui - prosegue - l'appello a tutti, nessuno escluso, ad evitare di accrescere turbamento e confusione. Da qui l'appello a fermarsi, a fare chiarezza in modo pacato e nelle sedi appropriate, a non travalicare limiti e prerogative del potere che si rappresenta. Noi aderiamo a questo appello dicendo no alla faziosità, no ai riti sommari e ai processi mediatici, e chiedendo il tempo affinché la verità possa emergere senza il rischio che questa sia solo parvenza di verità. In questa cornice».
«C'è lo spazio e la possibilità per continuare a portare avanti con coerenza il proprio impegno sul fronte della vita, della famiglia, della solidarietà e del lavoro, sapendo che un contributo al bene comune - conclude Quagliariello - si dà solo se si è disposti a superare l'ipocrisia delle apparenze per privilegiare la sostanza dei comportamenti».
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