28 agosto 2025
Aggiornato 00:00
«La società e le istituzioni devono ritrovare le loro ragioni etiche»

Il Papa: il diritto e le leggi sono credibili solo se sostenuti da atteggiamenti morali personali

«Se il consenso morale viene meno si ha la sensazione che le strutture alla base della convivenza non funzionano più»

ROMA - I «profondi cambiamenti» della nostra epoca «generano talvolta un senso di insicurezza, dovuto in primo luogo alla precarietà sociale ed economica, acuita però anche da un certo indebolimento della percezione dei principi etici su cui si fonda il diritto e degli atteggiamenti morali personali, che a quegli ordinamenti sempre danno forza»: lo afferma il Papa nell'udienza concessa stamane in Vaticano ai dirigenti, ai funzionari e agli agenti della polizia di Stato in servizio a Roma.

PORTATI A PENSARE CHE LA DIFESA DELLA SOCIETA’ SIA DESTINATA ALL’INSUCCESSO - «Il nostro mondo, con tutte le sue nuove speranze e possibilità, è attraversato, al tempo stesso, dall'impressione che il consenso morale venga meno e che, di conseguenza, le strutture alla base della convivenza non riescano più a funzionare in modo pieno. Si affaccia pertanto in molti - ha proseguito Ratzinger - la tentazione di pensare che le forze mobilitate per la difesa della società civile siano alla fine destinate all'insuccesso. Di fronte a questa tentazione, noi, in modo particolare, che siamo cristiani, abbiamo la responsabilità di ritrovare una nuova risolutezza nel professare la fede e nel compiere il bene, per continuare con coraggio ad essere vicini agli uomini nelle loro gioie e sofferenze, nelle ore felici come in quelle buie dell'esistenza terrena».

SOCIETA’ E ISTITUZIONI RITROVINO LE LORO RADICI MORALI - Società e istituzioni ritrovino le loro radici morali. E' il monito che il Papa rivolge durante l'udienza concessa in Vaticano a dirigenti, funzionari e agenti della Questura di Roma. «Le nuove sfide che si affacciano all'orizzonte esigono che Dio e uomo tornino ad incontrarsi, che la società e le Istituzioni pubbliche ritrovino la loro 'anima', le loro radici spirituali e morali, per dare nuova consistenza ai valori etici e giuridici di riferimento e quindi all'azione pratica», è uno dei passaggi del discorsi pronunciato da Benedetto XVI.