12 ottobre 2025
Aggiornato 11:00
Caso Ruby

Finocchiaro: nessuno ignori le preoccupazioni del Colle e del Vaticano

La presidente dei Senatori del Pd: «Berlusconi è un ostacolo per la rinascita, mobilitazione per cacciarlo»

ROMA - «Io credo che siamo arrivati ad un punto di non ritorno: il grado di discredito raggiunto dal nostro Paese nel mondo per lo squallore che emerge dalle vicende che riguardano il nostro Presidente del Consiglio non ha eguali». Lo afferma la presidente dei senatori del Pd, Anna Finocchiaro, sottolineando che «le preoccupazioni espresse anche in queste ore dal Papa, dalle gerarchie vaticane e dal Quirinale sono macigni sulla credibilità di Berlusconi e nessuno che abbia un minimo di responsabilità politica le può ignorare».

«Solo il Premier - prosegue Finocchiaro - può fare finta in modo irrispettoso, nel suo artificioso mondo di falsità, che non siano rivolte a lui. Berlusconi se ne deve andare per il bene dell'Italia e noi mobiliteremo tutti quegli italiani che vogliono voltare pagina e dare un futuro di speranza alle nuove generazioni. Non ne possiamo più di discutere delle questioni personali del Premier. L'Italia - insiste la senatrice del Pd - ha bisogno di guardare oltre per poter affrontare finalmente i suoi problemi che non sono quelli delle nottate vergognose di Arcore ma quelli della crescita, del lavoro, della scuola, di una democrazia sana».

«Berlusconi è oggi un ostacolo per la rinascita dell'Italia e per questo si deve dimettere. Questo - seguita a dire Finocchiaro - è il senso della mobilitazione a cui il Pd chiamerà milioni di cittadini nelle prossime settimane e bene ha fatto ieri Bersani, nel lanciare la raccolta di firme, a sottolineare che ci rivolgiamo a tutte quelle forze e a tutti quei soggetti, senza esclusione, che vogliono finalmente rimettere in moto l'Italia. Io - conclude la capogruppo Pd - credo che sia l'ora di unire tutti quelli che vogliono cambiare perchè l'Italia ce la può fare».