18 aprile 2024
Aggiornato 20:30
«Pronti al voto»

Ruby-gate, Bindi: da Berlusconi parole eversive

La presidente dell'assemblea nazionale del Pd: «Solidarietà piena ai pm di Milano: la Magistratura va ringraziata»

ROMA - «Atto eversivo» con «trasferimento in tv del Parlamento e delle aule di giustizia» per poter «dire menzogne» senza contraddittorio che viceversa nelle sedi istituzionali «sarebbero sonoramente smentite». La presidente dell'assemblea nazionale del Pd Rosy Bindi definisce «parole gravissime» che «hanno passato ogni limite» quelle del videomessaggio in cui il Premier Silvio Berlusconi ha chiesto «punizioni» per i pm milanesi del caso Ruby che vorrebbero processarlo. «Qui -dice Bindi intervistata dalla Stampa - è in questione la democrazia. In tutto il mondo, un premier si dimette spontaneamente per molto meno di quella gravissima accusa. E si sottopone al giudizio della legge» Al contrario, «un presidente del Consiglio che attacca ripetutamente un ordine dello Stato - compie un atto eversivo» e «straccia la Costituzione proprio lui che, come dice giustamente Bersani, è venuto meno al'onore e alla dignità che il suo ruolo richiede». E ancora: «Ma ci rendiamo conto che Berlusconi non solo cerca di legittimarsi nel suo comportamento immorale, ma usa tutti gli strumenti immaginabili per rovesciare la democrazia italiana?».

SOLIDARIETÀ ALLA MAGISTRATURA - In questo senso, dalla Vicepresidente della Camera viene espressa «piena solidarietà a tutta la magistratura e alla Procura di Milano» anche se «i magistrati non hanno bisogno di essere difesi perché non hanno sbagliato» ma «vanno ringraziati per il lavoro che svolgono». Quanto al futuro della legislatura, «per me - dice Bindi - è ancora valida la proposta di un governo di solidarietà nazionale. Ma se ci vogliono elezioni per liberarci da Berlusconi, faremo le elezioni. Se si va a votare, noi siamo pronti. E vinceremo».