Alfano: tensioni rendono le riforme più difficili
Il Ministro Guardasigilli: «Ma non rinunciamo, anche su intercettazioni e processo penale»
ROMA - Riforme della giustizia più difficili con le tensioni che in questi giorni attraversano la politica, ma il governo non si tira indietro. E' il messaggio di cui si fa interprete il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, concludendo in aula alla Camera la relazione sullo stato dell'amministrazione della giustizia. «Sappiamo che le attuali tensioni del quadro politico aggiungeranno ulteriori difficoltà e altri ostacoli sul cammino già tracciato delle riforme necessarie ma non per questo vi rinunceremo», ha detto il Guardasigilli, che a Montecitorio ha svolto un'analoga relazione a quella di ieri in Senato.
Alfano ha ribadito alla Camera che il governo «non intende abdicare» all'impegno di riformare la materia delle intercettazioni, il processo penale e di avviare le riforme costituzionali in materia di giustizia.