Capezzone: sarà una bolla, ma intanto è jihad mediatica
Il portavoce del PDL: «I garantisti di sinistra tacciono, l'opposizione non è credibile»
ROMA - «Anche questa vicenda, come altre agitate in anni passati, si rivelerà una bolla di sapone: nient'altro che gossip e veleni, e gli italiani lo hanno capito benissimo». Ne è convinto il portavoce del Pdl, Daniele Capezzone, che però a proposito del caso Ruby ha aggiunto: «Ma intanto, ed è questo l'aspetto più pericoloso, è partita la jihad mediatica, la guerra santa del solito network della disinformazione che ha l'obiettivo di colpire l'immagine di Silvio Berlusconi e di chiunque gli sia vicino, anche a costo di ferire l'immagine internazionale dell'Italia».
«Tutto questo - ha aggiunto Capezzone - mentre i garantisti di sinistra (se ancora esistono in natura) tacciono, ammanettati e imbavagliati. E anche le persone più ragionevoli tra i dirigenti della sinistra restano mute: e mostrano di non capire che sono proprio vicende come queste a consolidare nel Paese l'idea che contro Berlusconi sia in atto una caccia selvaggia, che toglie qualunque credibilità alla sinistra come possibile forza di governo».
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