11 dicembre 2024
Aggiornato 18:00
Caso «Why not»

De Magistris rinviato a giudizio per abuso d'ufficio

L'esponente dell'Idv lo annuncia lui stesso su Facebook: «Pago per inchieste su poteri»

ROMA - La Procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio per abuso d'ufficio dell'ex pm Luigi de Magistris, oggi europarlamentare di Italia dei valori, «per aver acquisito i tabulati di alcuni parlamentari senza averne richiesto autorizzazione preventiva alla Camera» nell'ambito dell'inchiesta «Why not». Lo ha fatto sapere lo stesso de Magistris su Facebook, aggiungendo: «Mi recherò in tribunale e davanti ai giudici mi difenderò, con una disposizione d'animo assolutamente serena perché sono certo della correttezza del mio operato e perché credo nella giustizia».

CHI ACCUSA E’ ATTUALMENTE INDAGATO - «Proverò - ha detto ancora - che il reato contestatomi non ha nessun fondamento di verità: solo un magistrato suicida, infatti, avrebbe potuto pensare di acquisire i tabulati telefonici di alcuni parlamentari senza autorizzazione della Camera». Secondo l'ex pm di Catanzaro, «c'è però un paradosso che non possono fare a meno di sottolineare: questo procedimento a mio carico nasce da segnalazioni presentate da chi è attualmente imputato per corruzione in atti giudiziari ai miei danni, cioè per avermi sottratto illecitamente le indagini di cui ero titolare».

MI HANNO COSTRETTO A LASCIARE LA TOGA - Per de Magistris, «permane comunque l'amarezza, di ex pm e di cittadino. Ho pagato e pago, infatti, un prezzo salatissimo per aver svolto inchieste che hanno intaccato il potere nella sua accezione più vasta (da quello politico a quello economico, dalla massoneria ai cda delle società miste pubblico-private, compresi spezzoni di magistratura, servizi segreti e forze dell'ordine deviati). Allora mi sono state sottratte le inchieste illecitamente e sono stato bersaglio di una serie interminabile di procedimenti disciplinari, penali, amministrativi e civili dai quali sono sempre uscito indenne, ma che mi hanno costretto a lasciare la toga».

MI SCIPPARONO LE INDAGINI - «Adesso, invece, devo rispondere - ha detto ancora l'europarlamentare di Idv - di quanto compiuto nel mio ruolo di magistrato, sempre in piena coscienza professionale e di uomo.
Con l'unica soddisfazione di vedere, oggi, rinviati a giudizio dalla magistratura di Salerno coloro che ieri, dall'interno della politica e dell'autorità giudiziaria, mi scipparono le indagini in modo illegittimo».