6 maggio 2024
Aggiornato 15:00
L'elogio del Pontefice al mondo femminile

«Le donne danno un contributo fondamentale alla società e alla Chiesa»

L'udienza dedicata a Santa Caterina da Genova: «La loro opera è arricchita dalla loro sensibilità e dall’attenzione ai poveri e ai bisognosi»

ROMA - Nuova occasione di elogio pubblico delle donne da parte di Papa Benedetto XVI, nel corso dell'udienza pubblica del mercoledì dedicata oggi a Santa Caterina da Genova, autrice di riflessioni e preghiere sull'aldilà, ed in particolare sul Purgatorio.
«Il servizio umile, fedele e generoso che la santa prestò per tutta la sua vita in ospedale - ha detto fra l'altro il Papa- è un esempio luminoso di carità per tutti ed un incoraggiamento specialmente per le donne, che danno un contributo fondamentale alla società e alla Chiesa, con la loro preziosa opera arricchita dalla loro sensibilità e dall'attenzione verso i poveri e i bisognosi».

LA MISTICA AVVICINA VERAMENTE ALL’ALTRO - Dal Papa, nel solco dell'insegnamento della Santa, l'esortazione a non abbandonare mai la preghiera, in particolare per i defunti, e a praticare concretamente l'amore caritatevole. «Santa Caterina ci insegna che quanto più amiamo Dio ed entriamo in intimità con Lui nella preghiera, tanto più Egli si fa conoscere e accende il nostro cuore con il suo amore. Non dobbiamo mai dimenticare che più amiamo Dio e siamo costanti nella preghiera - ha sottolineato Benedetto XVI - tanto più riusciremo ad amare veramente chi ci sta vicino, perché saremo capaci di vedere in ogni persona il volto del Signore, che ama senza limiti e distinzioni». E «la mistica non crea distanza, una vita astratta, ma avvicina veramente all'altro, perché cominciamo a vedere e ad agire con gli occhi e con il cuore di Dio».

IL PURGATORIO E’ FUOCO INTERIORE - Molta parte della riflessione di Benedetto XVI in udienza è stata dedicata alla riflessione della Santa genovese sull'importanza della preghiera per i defunti e sul suo trattato sul Purgatorio.
«Può essere il Purgatorio un fuoco interiore?» si è domandato Ratzinger, ricordando come questa sia stata la descrizione offerta da Santa Caterina. Immagine che convince il Papa-teologo perché «esperienza interiore dell'uomo in cammino verso l'eternità» che trova nella preghiera continua quanto ancora gli manca, dopo la morte, per la conquista della vita eterna. E a noi mortali «ricorda una verità fondamentale della fede: pregare per i defunti affinché possano giungere alla visione beata di Dio nella comunione dei santi».