2 maggio 2024
Aggiornato 14:30
Ambiente

Stop alla vendita delle buste di plastica, scorte da esaurire gratis

Benefici per l'ambiente e possibili risparmi per i consumatori, se i supermercati non aumenteranno i prezzi per compensare i mancati introiti

ROMA - Addio alle buste di plastica nei negozi, anche se l'eliminazione sarà graduale. Da oggi non è più possibile vendere sacchetti «da asporto merci» non biodegradabili, ma resta consentito lo smaltimento delle scorte, purchè sia fatto a favore dei consumatori e soltanto a titolo gratuito. Una novità importante che porterà benefici all'ambiente e - secondo le associazioni dei consumatori - anche possibili risparmi per i clienti (se i supermercati non aumenteranno i prezzi per compensare i mancati introiti).

In Italia - spiega Legambiente - si consumano circa 20 miliardi di buste all'anno, un record in Europa. Sostituendo con 10 sporte riutilizzabili i 300 sacchetti di plastica che ogni italiano consuma all'anno, «si risparmierebbero più di 180mila tonnellate di petrolio e altrettante di emissioni di Co2, ma soprattutto non si disperderebbe plastica indistruttibile nei campi, lungo le rive dei fiumi e nei mari».

Per i clienti dei supermarket - sottolinea poi l'Adoc - l'addio alla plastica potrebbe comportare un beneficio annuale di 15-30 euro per famiglia. Ma per risparmiare bisogna comprare un sacchetto di carta o di tela da portarsi dietro quando si va a fare la spesa. Per compensare i mancati introiti derivanti dalla vendita dei sacchetti - avverte però l'associazione dei consumatori - la grande distribuzione potrebbe ritoccare i prezzi, con rincari su tutti i prodotti dell'1-2%.