29 marzo 2024
Aggiornato 09:30
Immigrati

Schifani: razzismo al bando, in ricordo dei nostri emigrati

Il Presidente del Senato: «Orgogliosi di loro, tendiamo la mano a chi sostiene la nostra economia. Arricchimento reciproco è una risorsa da coltivare»

ROMA - L'Italia è «orgogliosa» del contributo che i suoi emigranti hanno dato allo sviluppo di tanti Paesi, un ricordo che oggi deve spingere «all'accoglienza, all'amicizia con chi vive la stessa solitudine dei nostri padri in terra straniera». «Memoria significa bandire ogni forma di razzismo, ogni sentimento di ostilità e tendere concretamente la mano a chi, proprio perché è venuto a vivere nel nostro Paese, lavora e contribuisce a sostenere l'economia della nostra terra». E' il messaggio che il presidente del Senato, Renato Schifani, invia per la presentazione del Dizionario dell'emigrazione italiana, che si terrà oggi a Palazzo Marini.

«Desidero esprimere la mia ideale adesione - premette - a questa iniziativa editoriale dedicata alla memoria di uno dei fenomeni più rilevanti della storia recente del nostro Paese. Lo straordinario flusso di emigrazione dall'Italia è stato un capitolo essenziale della nostra storia, e, nel momento in cui ci apprestiamo a celebrare il 150° anniversario dell'Unità del nostro Paese, non possiamo dimenticare che molti italiani, senza lavoro né prospettive, affrontarono un percorso difficile e doloroso, sradicandosi dagli affetti, dalla propria terra, dalle proprie tradizioni, dalla propria lingua, alla ricerca di un destino migliore».

Arricchimento reciproco - «Il grande progresso economico e sociale del nostro Paese - sottolinea ancora Schifani - si deve in gran parte ai sacrifici dei nostri emigranti, ma siamo anche consapevoli e orgogliosi del contributo che la nostra emigrazione ha dato e dà allo sviluppo economico e civile di tanti Paesi nel mondo. Questo arricchimento reciproco è oggi più che mai una risorsa che va coltivata».
«Oggi che il nostro Paese è diventato un paese di immigrazione, il mio auspicio è che il ricordo sia costantemente memoria e quindi continuità, attualità, disponibilità all'accoglienza, all'amicizia con chi vive la stessa solitudine dei nostri padri in terra straniera. Memoria significa bandire ogni forma di razzismo, ogni sentimento di ostilità e tendere concretamente - conclude il presidente Schifani - la mano a chi, proprio perché è venuto a vivere nel nostro Paese, lavora e contribuisce a sostenere l'economia della nostra terra».