Niente acqua calda e sovraffollamento a Regina Coeli
Lo denuncia il garante dei detenuti del Lazio Angiolo Marroni: «Rotto da luglio l'impianto centralizzato di riscaldamento dell'acqua»
ROMA - Si fa sempre più pesante la situazione nel carcere romano di Regina Coeli: il sovraffollamento e la carenza di servizi essenziali come, ad esempio, l'acqua calda, stanno creando una situazione insostenibile. La denuncia è del Garante dei diritti dei detenuti del Lazio Angiolo Marroni.
Nei giorni scorsi, con la sezione di primo ingresso strapiena di detenuti, le persone arrestate e trasferite in carcere hanno dovuto aspettare un'anticamera di diverse ore nelle celle di sicurezza dell'ufficio Matricola prima di essere accolte nel cosiddetto transito, denuncia il Garante. «L'insopportabile sovraffollamento - sottolinea il Garante dei detenuti Angiolo Marroni - si aggiunge alla carenza di servizi essenziali come l'acqua calda, che ormai manca da luglio per la rottura dell'impianto centralizzato di riscaldamento dell'acqua. La direzione del carcere riesce a garantire una doccia calda solo a 15 - 20 detenuti a sezione a fronte di una media di 150 reclusi».
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