WWF: in 3 anni il bilancio del Ministero tagliato del 60%
«Nel 2009 destinati all'ambiente 1,2 miliardi euro, nel 2011 514 milioni appena. A prevenzione dissesto idrogeologico solo 32 mln, taglio dell'81%»
ROMA - In tre anni il bilancio del ministero dell'Ambiente subisce un taglio del 60%: nel 2009 venivano destinati a questo dicastero 1,2 miliardi di euro, mentre nel 2011 la disponibilità sarà di circa 514 milioni di euro. A denunciarlo è il Wwf in un dossier nel quale si precisa che nel 2011 al Ministero, «che è di gran lunga all'ultimi posto dei dicasteri con portafoglio» verrà assegnata una cifra equivalente al costo di una fregata multimissione Frem (500 milioni).
Il Wwf fa notare che anche i dicasteri che intervengono su terreni analoghi a quello del ministero dell'Ambiente come Ministero per i beni e le attività culturali e quello delle Politiche agricole subiranno nel triennio 2011-2013 riduzioni di spesa (stabilite dai decreti governativi), che si aggirano però attorno, rispettivamente al 20 e 30%, mantenendo comunque una disponibilità nel 2011 rispettivamente di 1,4 miliardi di euro e di 1,5 miliardi di euro. (Segue)
Situazione drammatica - «La situazione economico-finanziaria del Ministero dell'Ambiente è unica e drammatica - spiega quindi il Wwf - Le cose sono talmente gravi da mettere in discussione il ruolo stesso di questo dicastero, la possibilità materiale d'incidere nelle politiche, di contare nei contesti internazionale, di guidare ed indirizzare le azioni settoriali d'interesse nazionale anche in ambiti delicati che riguardano la vita delle persone come quelli della difesa suolo e dell'assetto idrogeologico». Nel dossier del WWF si denuncia che, proprio con riguardo agli interventi di prevenzione del dissesto idrogeologico, mentre nel 2010 c'erano risorse per 175 milioni di euro nel 2011 i fondi destinati a questo scopo, «in presenza di un'emergenza che non è mai finita a partire dal disastro di Messina del 2009 per finire con la richiesta di stato di emergenza da parte di 5 Regioni», ammontano a 32,7 milioni di euro con un taglio dell'81%.
Detrazioni fiscali - Tra i punti ancora dubbi il fatto che si attende ancora di capire se verrà riconfermata la detrazione fiscale del 55% per la riqualificazione energetica degli edifici e ci sono solo nel Bilancio 2011 del Ministero 30 milioni di euro per interventi per il risparmio energetico, mentre sono scomparsi 50 milioni di stanziamenti per l'efficienza energetica e per gli incentivi finalizzati al risparmio energetico. Al momento, denuncia ancora il Wwf, non c'è un euro sul Fondo rotativo per Kyoto, istituto nel 2007 con una dotazione di 200 mln di euro e a questo titolo ci sono solo 31,7 mln di euro nel 2011 nel Bilancio del Ministero dell'ambiente per l'attuazione della Convenzione sui cambiamenti climatici. Sottovalutata anche la tutela del nostro patrimonio naturalistico: infatti, se da una parte il Wwf riconosce al Ministero di essere riuscito a contenere i danni dei tagli ai parchi nazionali del 50% previsti da Tremonti, la riduzione in un anno di circa 26 milioni di euro (dai 62 mln circa del 2010 ai 36 mln circa del 2011: -42%) avrà comunque conseguenze sulla capacità di intervento delle aree protette. E a questo bisogna aggiungere il taglio del 60% (da 89 mln circa a 40 mln) della disponibilità di spesa destinata a «la tutela e conservazione della fauna, salvaguardia della biodiversità e dell'ecosistema marino».