18 agosto 2025
Aggiornato 13:30
Sicurezza stradale

Incidenti in moto: in 10 anni 14.293 morti e 860.520 feriti

Asaps: «Dal 2000 al 2008 in calo le vittime della strada, ma non per i centauri. A giugno numeri da brivido»

ROMA - In 10 anni sulle strade italiane sono morti 14.293 motociclisti e 860.520 sono rimasti feriti. Non solo: dal 2000 al 2008 i morti totali sulle strade sono calati del 33%. Per i motociclisti però non è stata registrata nessuna diminuzione. Nel 2000 le vittime fra i dueruotisti erano il 21%, nel 2008 sfiorano il 30%: con questo andamento entro il 2020 si arriverà al 50%. I dati sono quelli dell'Asaps che sottolinea come gli incidenti che coinvolgono veicoli a due ruote a motore non facciano segnare un calo significativo.

Secondo gli ultimi dati Istat disponibili, dal 2000 al 2008 i morti sulle strade sono passati da oltre 7.000 a 4.731 con un calo del 33%, che ci avvicina al traguardo indicato dall'Europa (-50%), il numero delle vittime fra i motociclisti e ciclomotoristi rimane però praticamente invariato. 1.378 morti nel 2000, 1.380 nel 2008 con gli anni di mezzo che avevano anche superato più volte le 1.500 vittime (record di 1.552 nel 2004). E in 10 anni, dal 1998 al 2008, sulle strade italiane hanno perso la vita 14.293 motociclisti e ciclomotoristi, mentre 860.520 sono rimasti feriti. Alcune decine di migliaia in modo irreversibile con amputazioni e paraplegie. I risultati di una guerra.

A giugno numeri da «brivido» - Paradossalmente, aggiunge l'Asaps, con un significativo danno anche per i produttori di moto oltre che per gli stessi motociclisti. Nel 2000 le vittime fra i dueruotisti erano il 21%, nel 2008 sfiorano il 30% del totale. Con l'attuale trend che vede fortunatamente un calo generale delle vittime della strada, la percentuale dei morti fra i motociclisti e ciclomotoristi entro il 2020 potrebbe toccare e superare il 50% delle vittime della strada. Eppure il parco delle due ruote si ferma poco sopra al 20% del parco totale veicoli, le percorrenze medie sono infinitesime rispetto ai km totali percorsi dal resto dei veicoli, auto, pullman e camion. Secondo gli esperti in Europa non si va oltre il 3% dei km complessivi percorsi.
La scorsa primavera era stato registrato un calo delle vittime fra i dueruotisti negli incidenti del fine settimana. Ma appena è arrivato giugno sono piovuti numeri «da brivido», con 27 e 21 motociclisti morti in due fine settimana. «E il segno meno è subito sparito - dice l'Asaps - ad ottobre siamo a pareggio».