29 aprile 2024
Aggiornato 20:30
Religione

Non diventano Cardinali Betori, Fisichella, e l'Arcivescovo di NY

Vale la regola dell'aex arcivescovo non ancora 80enne. In settimane scorse «totonomine» su arcivescovi SudAmerica e Asia

CITTÀ DEL VATICANO - Non diventa ancora cardinale l'arcivescovo di Firenze Guiseppe Betori, ex segretario della Cei all'epoca del cardinal Ruini. Il presule è il nome più noto - tra quelli che erano circolati nelle scorse settimane di 'totonomine' per il prossimo concistoro del 20 novembre, annunciato oggi dal Papa - tra gli 'esclusi' dal novero degli uomini di Chiesa che entreranno in Conclave per eleggere il prossimo Papa.

Betori non è divenuto cardinale perché il Papa ha deciso di applicare rigorosamente la norma secondo la quale una città dove l'ex arcivescovo cardinale abbia meno di 80 anni (ed entri, di conseguenza, in Conclave), non 'esprima' un nuovo cardinale elettore. E il predecessore di Betori, il cardinale Ennio Antonelli, pur non risiedendo più a Firenze (è presidente del Pontificio consiglio per la famiglia), ha meno di 80 anni. Stessa regola applicata al neoarcivescovo di Torino Cesare Nosiglia (il cardinal Poletto ha meno di 80 anni), ma non per l'arcivescovo di Palermo Paolo Romeo (il cardinale De Giorgi ha compiuto 80 anni il mese scorso), che diverrà cardinale al prossimo concistoro.
Se Monsignor Ravasi (presidente del pontificio consiglio per la Cultura) e monsignor Koch (Ecumenismo) prendono la berretta cardinalizia al prossimo concistoro, non la prendono, tra gli altri, diversi uomini di Curia: mons. Rino Fisichella, presidente del neonato Pontificio consiglio per la rievangelizzazione, mons. Claudio Maria Celli (Comunicazioni), mons. Antonio Maria Vegliò (Immigrati), mons. Francesco Coccopalmerio (Testi legislativi).

Tra gli arcivescovi residenziali stranieri, sempre per la norma valsa per Betori, assente l'arcivescovo di New York (Dolan), di Baltimora (O'Brien), di Westminster (Nichols), di Utrecht (Eijk), di Toledo (Rodriguez Plaza), di Siviglia (Pelegrina), di Praga (Duka), di Bruxelles (Leonard). Ancora, tra i nomi circolati nelle scorse settimane di 'totonomine', non sono stati annoverati nel prossimo concistoro gli arcivescovi sudamericani di Rio de Janeiro (Tempesta) e Montevido in Uruguay (Fanizzi), Asuncion in Paraguay (Verga); quelli asiatici di Yangon in Myanmar (Maung Bo) e Tokyo in Giappone (Okada); quelli africani di Yaoundé in Camerun (Tonyé Bakot) e Kampala in Uganda (Lwanga).