Frattini: esenzioni fiscali alla Chiesa? Non è aiuto di Stato
L'UE apre una procedura d'infrazione contro l'Italia: «Spiegheremo i motivi di quella decisione, la difenderemo con forza»
NEW YORK - Le esenzioni fiscali concesse alla Chiesa? Non si tratta di aiuto di Stato. Il ministro degli Esteri, Franco Frattini, ha parlato della possibile apertura da parte della Commissione europea di una procedura d'infrazione contro l'Italia, durante la conferenza stampa di oggi a margine dell'Assemblea generale dell'Onu, a New York.
«La procedura non è ancora aperta. Immaginiamo che prima o poi possa partire questa procedura, ma i tempi sono sufficientemente lunghi per spiegare le motivazioni di quella decisione, che deve essere fortemente difesa dal governo italiano in termini di negazione completa del carattere di aiuto di Stato» ha dichiarato Frattini.
«La difenderemo anche forti di un precedente. In passato era stata aperta un'analoga procedura riferita alla Santa Sede che fu archiviata, perché ci si accorse, nel 2008, che le ragioni dell'Italia erano ragioni valide» ha aggiunto Frattini.
«Prima che la procedura sia aperta, c'è spazio per far capire la vera natura dell'iniziativa, per far capire che non si tratta di un aiuto indebito. Nel caso fosse aperta ci difenderemmo, auspicando che si arrivi all'archiviazione come nel 2008» ha concluso il ministro degli Esteri.
La procedura per aiuti di Stato contro l'Italia potrebbe essere aperta a metà ottobre dalla Commissione europea in merito ai privilegi fiscali attribuiti agli enti ecclesiastici in alcuni settori (esenzione totale dal pagamento dell'Ici e del 50% da quello sull'Ires). L'esenzione totale dall'Ici è stata introdotta nel dicembre 2005 dal governo Berlusconi e rivista da quello Prodi.
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