28 agosto 2025
Aggiornato 04:30
Crisi centrodestra

Berlusconi: alcuni Udc rafforzeranno la maggioranza

L'affondo: «Il Presidente della Camera ha indebolito immagine del Paese». Fini: «Operazione dissennata? Non vale commento»

TAORMINA - «Sono stato cercato, senza fare alcuna pressione da parte mia, da molti parlamentari siciliani che dissentono dalla linea del loro partito che avendo un elettorato moderato e cattolico vuole invece allearsi con la sinistra. Sono loro che pensano ad una nuova formazione politica per rafforzare la maggioranza del Governo». E' quanto afferma a Taormina il premier Silvio Berlusconi che da Taormina attacca nuovamente Fli definendo «dissennata» l'operazione di Fini. Affermazione che, sottolineano ambienti vicini al presidente della Camera, per un minimo di serietà non vale la pena commentare.

«NIENTE CALCIO MERCATO» - Il capo del governo si è detto fiducioso sull'esistenza di una maggioranza che gli consenta di portare avanti la legislatura e ha tenuto a precisare che «non stiamo facendo operazioni di calciomercato con nessuno» ma che nonostante questo lui confidi nell'ingresso di altri esponenti moderati nell'area favorevole all'esecutivo. I quali si sarebbero fatti avanti spontaneamente per dare manforte al suo governo: «Sono stato cercato, senza fare alcuna pressione da parte mia, da molti parlamentari siciliani che dissentono dalla linea del loro partito che avendo un elettorato moderato e cattolico vuole invece allearsi con la sinistra - ha spiegato Berlusconi -. Sono loro che pensano ad una nuova formazione politica per dare nuovamente una solida maggioranza al governo».

COLPITA L'IMMAGINE DEL PAESE - La stampa straniera, ha aggiunto il premier, può interpretare la nascita dei nuovi gruppi parlamentari come un segno di debolezza del governo e della maggioranza. «Pare che il governo per il nuovo gruppo nato dal Pdl abbia perso la maggioranza e si legge su tutti i giornali del mondo 'Italia ingovernabile', 'governo dimezzato', 'Italia senza futuro' e 'Berlusconi al tramonto'», ha spiegato.
Durante l'ultimo vertice europeo «ho letto sulla faccia degli altri capi di Stato e di governo un punto interrogativo grande come la loro faccia, come a dire 'sei ancora capo del governo o fra poco ci saranno le elezioni?' Questo è il risultato della dissennata operazione di fine luglio per il nostro paese», aggiunge.

NO COMMENT DI FINI - Inutili i tentativi dei cronisti delle agenzie di avere una replica dal presidente della Camera al giudizio di Berlusconi sulla scelta «dissennata» dei finiani: ambienti vicini a Gianfranco Fini si sono limitati a far sapere che «per un minimo di serietà non vale la pena commentare».

LA DESTRA AL GOVERNO - Divisioni nel Pdl a parte, davanti alla platea di Taormina il premier ha fatto anche una promessa: prima delle elezioni, che si terranno «tra tre anni» ci potrebbero essere «uomini della Destra nel governo». Alle elezioni del 2008 la Destra si era presentata slegata dal Pdl e con un proprio candidato premier, Daniela Santanché, oggi sottosegretario. La promessa del premier è dunque l'ulteriore conferma del rafforzamento del legame con Storace dopo le divisioni del passato.

CESA - Una prima replica del segretario dell'Udc, Lorenzo Cesa, è arrivata a pochi minuti dal termine dell'intervento del premier. «I casi sono due: o Berlusconi, come ha fatto costantemente in questi 15 anni, mentre dialoga con l'Udc cerca di rubargli i dirigenti, oppure - seconda ipotesi - alcuni parlamentari siciliani dell'Udc si sono presentati da lui col cappello in mano. In entrambi i casi si tratta di politica di bassa lega e di squallide manovre trasformistiche che, come sempre accaduto in passato, porteranno nuova linfa e voti al nostro partito. Quindi, caro Presidente Berlusconi, per favore continui cosi».