3 maggio 2024
Aggiornato 12:30
Politica

Franceschini: riforma elettorale anche se Berlusconi è contro

Il capogruppo del PD: «Il Premier difende una legge che consente di nominare i parlamentari»

ROMA - La scelta di un modello di legge elettorale non è una priorità ma il Pd si batterà per cambiare l'attuale anche nonostante la prevedibile opposizione del leader del centrodestra, Silvio Berlusconi. Lo ha detto al Tg3 il capogruppo del Pd alla Camera, Dario Franceschini. «Non mi sembra sia una priorità del Paese», dice rispondendo a una domanda sulla scelta fra proporzionale alla tedesca o maggioritario. «L'unica cosa indispensabile - sottolinea - è spiegare a tutti che non si può tornare a votare con una legge elettorale che toglie ai cittadini il diritto di scegliersi gli eletti. Si possono votare soltanto le liste. Partiamo da questo, poi un'intesa si potrà trovare».
Si può fare - chiede l'intervistatore - una nuova legge elettorale contro Berlusconi, colui che ha vinto le elezioni? «Berlusconi - replica Franceschini - vuole difendersi a tutti i costi una legge elettorale che gli dà il diritto di nominare i deputati e che può fare avere un premio di maggioranza anche a chi prende soltanto il trenta per cento dei voti. Quindi è chiaro che si opporrà con tutte le sue forze ma noi - avverte - dobbiamo ugualmente provare a capire se in Parlamento c'è modo di cambiarla».