28 agosto 2025
Aggiornato 06:00
Lo scontro nel centrodestra

Bocchino: i 5 punti? Su un 5% vogliamo discutere

Il Capogruppo di Futuro e Libertà: «Incompatibilità? Il problema resta il documento illiberale contro Fini»

ROMA - I finiani non arretrano. Sulla questione della mozione in cinque punti sulla quale il Governo chiederà la fiducia, il capogruppo di Futuro e Libertà alla Camera, Italo Bocchino, ribadisce: «Il nostro sostegno è scontato e lo abbiamo detto sin dal primo momento. Per quanto riguarda quel cinque per cento che volevamo discutere, siamo aperti alle soluzioni più utili all'interesse generale».
L'esponente di Fli mette in connessione la vicenda parlamentare con l'attesa convocazione, da parte dei vertici del Pdl, dei finiani che conservano incarichi nel partito guidato da Silvio Berlusconi: «Per quanto riguarda il resto, eviterei - ammonisce - di legare questioni che riguardano la presenza nel partito dei nostri dirigenti a questo. Il problema vero è la compatibilità di Fini con il Pdl: quindi il documento che ne ha sancito in maniera illiberale l'incompatibilità. Se si rimuove quello si può discutere. Se no, non ci sono i margini e il dialogo coi singoli non serve a niente».