Bocchino: Montezemolo? Se il Premier strappa, sono tutti interlocutori
Il leader finiano sul manifesto di «ItaliaFutura»: «Se scende in campo dovrà misurarsi col consenso»
ROMA - «Montezemolo fa delle osservazioni dall'esterno della politica. Se deciderà di scendere in campo, dovrà misurarsi con il consenso». Lo dice il finiano Italo Bocchino, intervistato dal Tg3, a proposito del manifesto di Italia Futura. L'ex presidente Fiat sarebbe un interlocutore per i finiani? «Per adesso - è la risposta del capogruppo di Futuro e libertà alla Camera - noi ci confrontiamo con ampi settori della maggioranza. Se la maggioranza dovesse venir meno perchè Berlusconi avrà voluto sfasciare il centrodestra, certo non noi, tutti - dice Bocchino - potranno essere interlocutori».
Bocchino torna a valutare «positivamente» la proposta di tregua avanzata alla minoranza del Pdl da Silvio Berlusconi, ma chiede subito lo stop «agli attacchi mediatici» portati avanti «dai giornali della famiglia del premier» contro Gianfranco Fini. E per il futuro del governo Bocchino assicura che «questa maggioranza non verrà meno» per colpa dei finiani.
Il capogruppo di Futuro e Libertà alla Camera assicura poi che «i finiani non si divideranno, perché sono compatti nella difesa di Gianfranco Fini che, per usare le parole di Vittorio Feltri, non si è voluto mettere a cuccia». Al presidente del Consiglio, poi, Bocchino dice: «quando si mette il fango nel ventilatore, non si sa mai dove arrivano gli schizzi», e questo vale per giustificare le richieste di chiarimenti sulla villa di Arcore avanzate ieri dai senatori finiani.
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