A Rebibbia 19 bimbi con mamme detenute
L'allarme è del Garante regionale: «Tutte straniere le donne madri in carcere, in gran parte rom»
ROMA - Record di presenze di bambini, lo scorso fine settimana, nel nido del carcere di Rebibbia Femminile. Nelle stanze del nido, a fronte di una capienza di 14 posti, c'erano infatti 19 fra bambini e bambine con le loro mamme recluse nel carcere romano. L'allarme è del Garante regionale dei detenuti Angiolo Marroni: il più piccolo dei bambini ospitati a Rebibbia ha cinque mesi, il più grande intorno ai 3 anni.
In base alla legge, i bambini da 0 a 3 anni possono restare in carcere insieme alle loro mamme detenute. Al compimento dei 3 anni scatta obbligatoriamente la scarcerazione dei minori, indipendentemente dalla pena della madre, con l'affidamento del piccolo o parenti o case famiglia. «Una situazione, questa, - ha detto il Garante dei detenuti - spesso fonte di gravi traumi alle mamme e ai bambini».
Attualmente a Rebibbia Femminile sono recluse 19 detenute madri. Le donne sono tutte straniere: la stragrande maggioranza è composta da donne di etnia rom.
Soprattutto nel periodo estivo il problema principale è quello di intrattenere i bambini allo scopo di evitare che, su di loro, pesi eccessivamente la condizione di reclusi. Per questi motivi i piccoli trascorrono gran parte del tempo nella stanza dei giochi o nella zona verde. Inoltre, grazie alle associazione di volontariato » A Roma Insieme», i fine settimana partecipano ad escursioni fuori dal carcere.
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