29 aprile 2024
Aggiornato 14:30
Lo scontro nella Maggioranza

Bocchino: cambio coordinatori per facilitare il dialogo

«Estremamente positivo» chiedere la fiducia per la seconda parte della Legislatura. Pdl: «Vuol rompere, guardi a casa sua»

ROMA - «L'ipotesi che il governo si presenti al Parlamento per chiedere la fiducia su un programma per la seconda metà della legislatura è estremamente positiva e ci vede attenti e interessati. E' una mossa che va incontro, seppur tardivamente, alla richiesta di Gianfranco Fini». Lo scrive il capogruppo alla Camera di Futuro e Libertà per l'Italia, Italo Bocchino, sul sito di Generazione Italia.

«Il ministro Angelino Alfano - continua Bocchino - ha detto che i pilastri sono fisco, giustizia, federalismo e Mezzogiorno e che la base di partenza è quanto su questo è scritto nel programma di governo. E' evidente che su questi punti i parlamentari di 'Futuro e libertà per l'Italia' sono pronti a convergere, sia perché li condividono nel merito sia perché fanno parte di quel patto elettorale al quale sono vincolati e i gruppi sono pronti a discuterne all'interno del perimetro della maggioranza e anche all'esterno, rivolgendosi a quell'area della responsabilità che potrebbe condividere alcuni percorsi se Berlusconi scegliesse la via della discontinuità che Pierferdinando Casini ha più volte indicato».

«Il Presidente della Camera propose a Berlusconi di resettare il partito per rilanciare tutto. Allora fu letta come una provocazione ma adesso il Presidente del Consiglio chiede un passo indietro ai coordinatori per puntare su tre volti nuovi. Non sappiamo se Berlusconi riuscirà a far dimettere Verdini, La Russa e Bondi, va però detto che questa mossa cambierebbe in meglio il Pdl e renderebbe più facile il dialogo con 'Futuro e libertà per l'Italia' e gli altri componenti dell'area della responsabilità . Tra l'altro - prosegue Bocchino - puntare su tre colombe come Alfano, Gelmini e Meloni che hanno guardato e guardano con interesse a Fini per ragioni sia politiche sia generazionali è un fatto assai positivo. Non sappiamo se i colonnelli e i falchi consentiranno a Berlusconi questa bella mossa, ma non sarebbe male. Abbiamo letto che per ora gliel'hanno impedita ed è un peccato che non sia riuscito a farla», conclude il capogruppo alla Camera di Futuro e Libertà per l'Italia.

Il Pdl: «Vada in vacanza» - «Se Bocchino ha davvero a cuore il dialogo una mossa utile sarebbe quella di andare in vacanza un po' di settimane evitare di gettare benzina sul fuoco e lasciare che a parlare siano altri esponenti del suo gruppo altrettanto vicini al presidente della Camera, ma magari più sobri e propositivi nelle esternazioni». È quanto afferma la parlamentare del Pdl, Jole Santelli. Gli dà man forte Osvaldo Napoli: «Il capogruppo di Fli con la più bell’aria di questo mondo interviene per dare suggerimenti a Berlusconi su che cosa fare nel Pdl. Non so se Bocchino se n’è accorto, altrimenti glielo diciamo noi, ma lui sta dando suggerimenti in casa d’altri. Cosa che non solo non è apprezzata, ma che rischia di approfondire il solco tra il Pdl e il nuovo gruppo finiano. Bocchino non ha mai lavorato per ridurre le distanze. Non lo ha fatto quando era nel Pdl, non la fa oggi che ne sta fuori. Bocchino non parla a titolo personale, essendo capogruppo. E questo fatto aggrava le cose che lui dice circa gli assetti del Pdl. Di questo passo, però, Bocchino sta lavorando perché si vada a sbattere e non si ricompatti alcunchè. Se questa è la china presa da Fli, temo che la verifica di settembre si esaurisca in una pura formalità».