La Russa: Gigli ha salvato vita ad altri militari
Il Ministro della Difesa: «Pare li abbia fatto allontanare prima dell'esplosione»
ROMA - Il bilancio dell'esplosione di ieri a Herat, in cui hanno perso la vita due militari italiani, poteva essere ancora più grave se il maresciallo Mauro Gigli, poi deceduto, non avesse avuto la prontezza di allontanare gli altri militari presenti sul luogo della deflagrazione.
«In base alle prime informazioni raccolte» sull'esplosione di ieri alla periferia di Herat, informazioni «che sono comunque da confermare con ulteriori indagini», sembrerebbe che «il primo maresciallo Mauro Gigli, capo team di bonifica, dopo il primo intervento, resosi conto del pericolo di una nuova imminente esplosione, con sprezzo della propria vita abbia prontamente fatto allontanare gli altri militari presenti nell'area alzando le braccia» e rimanendo sul posto per intervenire insieme all'altro specialista, caporal maggiore capo Pier Davide De Cillis, ha detto La Russa in un'informativa al Senato sull'attentato di ieri a Herat, in cui hanno perso la vita due militari italiani.
Secondo la prima ricostruzione, «sembra che con il suo corpo sia riuscito a evitare conseguenze più gravi per il capitano rimasto ferito», ha aggiunto il ministro.