25 aprile 2024
Aggiornato 02:30
Morti due soldati italiani in Afghanistan

La Russa: la strategia intaliana non cambia

Il Ministro della Difesa al TG2: «Bilancio drammatico e doloroso ma gli impegni internazionali vanno assolutamente mantenuti»

ROMA - La morte dei due soldati italiani in Afghanistan avvenuta questa sera, non «cambia la strategia italiana in Afghanistan». Così il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, ai microfoni del Tg2 della Rai. «Gli impegni internazionali vanno assolutamente mantenuti», ha sottolineato, «purtroppo è un drammatico rischio che sappiamo di correre, ma ciò che i ragazzi e le ragazze delle Forze Armate vogliono è che il loro sacrificio non sia vano, che effettivamente la lotta al terrorismo possa essere continuata a partire dal 2013 dalla polizia, dall'esercito e dalle Forze Armate afgane e possa consentire il rientro dei nostri soldati dopo aver concluso la loro missione».

Per il titolare della Difesa, il bilancio della missione in Afghanistan «è drammatico e soprattutto doloroso ma questo non impedisce la grande riconoscenza, il grande affetto e la vicinanza ai familiari dei due caduti, a tutti i ragazzi e le ragazze con le stellette che stanno facendo il loro dovere fino in fondo per cercare di tenere lontano il terrorismo dalle nostre case, dalle nostre famiglie e dalla nostra nazione».

CASO WIKILEAKS - Secondo La Russa, la rivelazione di documenti riservati diffusi da WikiLeaks sulla guerra americana in Afghanistan «non può influire» la lotta al terrorismo, ma «meritano un approfondimento l'effettiva veridicità di quei documenti e il loro contenuto». «Certamente», ha aggiunto il ministro, «accelera la necessità che siano mantenuti i tempi previsti per la conclusione della missione internazionale».