Vendola: la cattiva politica è anche nel centrosinistra
Il Governatore pugliese: «Vincere significa influire sulla vita concreta delle persone. Mi sento fino in fondo prigioniero di un dovere»
BERTINORO - «La cattiva politica, che in Italia si è fatta stato, è entrata però anche negli accampamenti del centrosinistra». Per il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, la politica deve «influire sulla vita delle persone» e se vince un partito non significa che «vince una élite».
«Bisogna devastare la cattiva politica e lasciarsi attraversare dalla buona politica - dice Vendola, prima di partecipare nella Rocca di Bertinoro ad un dibattito promosso da 'Democratica' l'associazione presieduta da Walter Veltroni -. Penso che la cattiva politica che in Italia si è fatta stato, è entrata però anche negli accampamenti del centrosinistra. Ovunque essa sia la cattiva politica va contrastata e capovolta».
Il centrosinistra, secondo il Governatore, che ha annunciato di voler partecipare alle primarie del Partito democratico «deve essere innanzitutto buona politica e cioè - cito Gramsci - connessione sentimentale con un popolo. Capacità di fare intendere che il verbo 'vincere' non significa che vince un ceto politico o una élite, ma significa influire sulla vita concreta delle persone, far vincere il ricercatore precario, bambino disabile, l'ambientalismo, elementi di rinnovamento della vita quotidiana». «Se vincere - aggiunge - è invece un derby all'interno del Palazzo, non valeva la pena».
«Mi sento fino in fondo prigioniero di un dovere». Così il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, spiega la decisione di candidarsi alle primarie del Partito democratico, e risponde ai commenti di qualche «idiota» che lo ha definito «arrivista e matto».
«Mi sento fino in fondo prigioniero di un dovere. La mia candidatura - dice Vendola da Bertinoro, dove partecipa alla scuola di politica promossa da 'Democratica' fondazione presieduta da Walter Veltroni - è la ufficializzazione di una cosa che esiste nella società italiana, è una domanda che c'è in giro. Potevo anche fuggire da questa domanda, per non consentire a nessun idiota di dire 'guarda che arrivista, guarda che matto'. Purtroppo ho una concezione antica della politica come espressione alta dei proprio doveri morali».
«Non sono un esperto di lotta politica all'interno di altri partiti - aggiunge il governatore della Puglia -, ancora oggi non so chi mi abbia sconfitto all'interno del mio partito (Rifondazione, ndr.)» e quindi «non voglio fare lo stoico della politica, faccio molto modestamente politica». Per questo «è fondamentale avere generosità». «Io di mio, di istinto - continua Vendola - proprio per il disprezzo che ho per il potere e i suoi codici, volentieri a questa età me ne andrei in pensione, in vacanza, a pregare, a studiare, a dipingere, studiare».
Veltroni: «Serve un'alternativa credibile» - Il Partito democratico deve «rinunciare all'ambizione di conquistare da solo la maggioranza«e di «trovare qualcuno che lo porti al Governo». Per questo, secondo l'ex segretario Walter Veltroni, è positiva la candidatura di Nichi Vendola alle primarie perché «serve un'alternativa credibile alla crisi del centrodestra e del berlusconismo».
A margine di un dibattito promosso dalla sua fondazione «Democratica» a Bertinoro, Veltroni spiega i motivi dell'invito a partecipare fatto al presidente della Regione Puglia: «Vogliamo sentire le opinioni di tante persone; oltre a Vendola verranno anche Massimo Cacciari, c'è stato nei giorni scorsi Leoluca Orlando... questa non è una scuola di partito e per la sua presenza non ci sono altri significati».
«Quello di cui c'è bisogno - spiega l'ex segretario del Pd - è la creazione di un'alternativa credibile alla crisi del centrodestra. Credo che il Pd non debba rinunciare all'ambizione di conquistare, con uno schieramento riformista, non da solo, la maggioranza e non» debba «pensare che la sua funzione storica sia quella di trovare qualcuno che lo porti al governo». Con Vendola «ci conosciamo da tanti anni, abbiamo posizioni sulle quali convergiamo e altre sulle quali non convergiamo, ma come è naturale che sia. Sicuramente ha fatto bene il presidente della Regione Puglia e ha mostrato l'autonomia che poi gli ha consentito di vincere le elezioni regionali».
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