2 ottobre 2025
Aggiornato 06:00
Centrosinistra, il rilancio di Nichi

Vendola: posso essere l'Obama bianco

Il Governatore pugliese e leader della SEL: «Spariglio i giochi di palazzo. Ho già spiazzato i cecchini del dossier»

ROMA - Vendola come l'Obama bianco? Il presidente della Regione Puglia gradisce e, in un'intervista a Repubblica, dice: «È una definizione sconfinatamente lusinghiera. Il presidente americano ha rappresentato la corsa di un outsider. Ha sparigliato nelle primarie, come vorrei fare anch'io, i giochi di palazzo del grande partito democratico. Ha usato un suo svantaggio apparentemente incolmabile, il fatto di essere nero, di venire da una certa periferia, capovolgendolo in un elemento di consenso».

LA SFIDA - Vendola spiega di aver lanciato così presto la «sfida» alla leadership del centrosinistra perché «era importante rendere esplicita questa opzione che se posso dirlo non è solo una mia libera scelta, ma espressione di una connessione sentimentale con un popolo. Ed è un impegno che esalta il mio lavoro in Puglia. Il contrario di una fuga». Poi aggiunge: «Era anche importante farlo perché altrimenti una candidatura che cresceva nelle cose e nelle piazze ma che io non ufficializzavo mi esponeva a essere facile target per i cecchini. Mi sono fatto un po' le ossa e so - osserva - che la lotta politica si può fare con i dossier, i gossip, la diffamazione. Una candidatura esplicita ridimensiona questi rischi. Oggi infatti renderebbe evidente il carattere strumentale di certi attacchi, come è successo nelle primarie pugliesi. Allora, il tentativo di coinvolgermi in un'inchiesta assurda incontrò una reazione straordinaria della gente».
«La Puglia - sottolinea Vendola - è uno dei laboratori della destra, è il luogo del tatarellismo. Qui non ho sconfitto una destra qualunque, ma una politica con una classe dirigente qualificata».