19 marzo 2024
Aggiornato 05:30
Inchiesta P3

Mancino: il CSM non è quello di cui si parla ultimamente

Il vicepresidente: «Il Consiglio ha dimostrato equilibrio e senso dell'interesse comune»

ROMA - «Il Csm non è quello di cui si parla ultimamente ma quello che con autorevolezza, responsabilità e senso dell'equilibrio ha attuato la riforma dell'ordinamento giudiziario». E' quanto ha ribadito il vice presidente del Consiglio superiore della magistratura, Nicola Mancino, parlando a un incontro dedicato al rapporto tra politica e giustizia all'università Roma Tre.

Mancino, facendo un bilancio, ha osservato che «certo non è stato un quadriennio facile ma tormentato e non indenne da attacchi. Il Csm era un attaccapanni dove si attaccava di tutto e siamo stati anche definiti 'la cloaca dell'ordinamento'. Il dibattito politico è molto peggiorato». Mancino ha poi ulteriormente rivendicato l'equilibrio e il senso di responsabilità del 'suo' citando l'elezione di Ernesto Lupo ai vertici della Cassazione: «Abbiamo fatto opera di grande selezione e trovato convergenze, partendo da posizioni diverse, sul nome di Lupo. Questo significa avere senso dell'equilibrio e dell'interesse comune. Le unanimità non sono mai fittizie».