20 aprile 2024
Aggiornato 02:30
Il premier non condivide le modifiche apportate al ddl sulle intercettazioni

Berlusconi: gli italiani continueranno ad essere spiati

Ma Fini approva: tutelata privacy, libertà di stampa e indagini

ROMA - «Lascerà la situazione pressappoco come quella attuale e gli italiani continueranno a non potere parlare liberamente al telefono», con queste parole il presidente del Consiglio ha bollato l’emendamento presentato in commissione Giustizia a Montecitorio dal ministro Alfano, che modifica il divieto di pubblicazione delle intercettazioni sino alla conclusione delle indagini preliminari, come era previsto dalla parte del testo del ddl già approvata sia alla Camera che al Senato.
«Andando a vedere la legislazione vigente in altri paesi» come la Gran Bretagna, ha aggiunto Berlusconi confrontandola con quella che sarà introdotta in Italia dal disegno di legge, «c'è da restare impressionati».

Per tutti gli esponenti del Pdl intervenuti in giornata sull’argomento, l’emendamento avrà invece il merito di sbloccare la situazione perché non consentirà più alibi sia all’apposizione che agli scettici all’interno della maggioranza.
E le prime dichiarazioni di chi chiedeva ampie modifiche sembrano andare in questa direzione a partire da Gianfranco Fini che ha commentato «oggi è stato raggiunto un punto di compromesso, ha prevalso il buon senso».

BONGIORNO (PDL): UN PASSO AVANTI - «E' innegabile che l'emendamento presentato dal governo va incontro alle istanze rappresentate dal mondo dell'informazione. Sicuramente si tratta di qualcosa di molto positivo». Così il presidente della commissione Giustizia alla Camera, la finiana Giulia Bongiorno, commenta la proposta di modifica presentata dall'esecutivo al ddl intercettazioni.
«La direzione verso la quale ci muoviamo mi sembra un passo avanti», conclude.

FINOCCHIARO (PD): C’E’ QUALCHE IDEA BUONA - Gli emendamenti sul ddl intercettazioni presentati dal Governo vanno «valutati», perché bisogna tenere presente che «c'è già stata una doppia lettura». La presidente dei senatori Pd Anna Finocchiaro, conversando con i giornalisti, risponde così a chi gli chiede di commentare le modifiche al ddl intercettazioni decise dalla maggioranza: «Non ho ancora letto il testo - premette - ma mi pare di capire che c'è qualche idea di quelle che abbiamo avanzato noi fin dall'inizio... Voglio esaminare bene, voglio vedere l'impatto che hanno questi emendamenti».
Aggiunge la Finocchiaro: «Come ha fatto notare il Quirinale, e anche noi, siccome il testo è stato già approvato da Camera e Senato in doppia lettura alcune parti non sono modificabili».

CICCHITTO (PDL): ORA L’APPROVAZIONE - Dopo gli ultimi emendamenti presentati al ddl intercettazioni, «ci auguriamo che la commissione Giustizia della Camera le approvi in modo da consentire all'aula di votare il provvedimento entro la prima settimana di agosto come da calendarizzazione già concordata». E' quanto dichiara Fabrizio Cicchitto, presidente dei deputati del Pdl.
«Il governo, attraverso il ministro Alfano, ha lavorato per raggiungere il triplice risultato di garantire la privacy, e quindi il rispetto dell'articolo 15 della Costituzione, la libertà di stampa secondo l'articolo 21 e il maggior grado possibile di consenso politico e istituzionale. Da questa impostazione - conclude Cicchitto - discendono le proposte adesso presentate in commissione giustizia della Camera.

SANTELLI (PDL): OTTIMO LAVORO DI ALFANO - «L'emendamento al ddl intercettazioni presentato dal Governo è il risultato dell'ottimo lavoro di sintesi fatto dal Ministro della giustizia ed è la prova del grande rispetto che il Governo nutre nei confronti della propria maggioranza e del Parlamento. Lo afferma Jole Santelli, vice presidente Gruppo PdL Camera, sottolineando come «il senso di responsabilità dimostrato dall'esecutivo sia di esempio a chi fa del dibattito politico un campo di battaglia improduttivo e politicamente svilente».

COSTA (PDL): NESSUN RINVIO A SETTEMBRE - «Il governo con l'emendamento presentato in commissione giustizia sulle intercettazioni, ha saputo apportare al testo il definitivo tassello giuridico e politico che consentirà di giungere ad una serena approvazione del provvedimento». E' quanto afferma in una nota Enrico Costa, capogruppo Pdl in commissione Giustizia della Camera.
«Merito va - osserva - all'azione incisiva di mediazione svolta dal ministro Alfano che ha saputo unire le varie sensibilità della maggioranza su una proposta emendativa che costituisce la sintesi del dibattito svoltosi in commissione».
Mi auguro emendamento faccia riflettere chiunque strumentalizza il tema.
Non ci sarà alcun rinvio a settembre dell'esame del ddl intercettazioni alla Camera, ha assicurato Costa.
«Il governo - ha spiegato - ha saputo riassumere e fare una sintesi tra le diverse anime di un grande partito. Questo è l'ultimo tassello di un percorso. Domani mattina è fissato il termine per la presentazione dei sub-emendamenti e poi inizieremo a votare in modo da essere pronti per il 29 luglio ad andare in Aula. Quindi, non è previsto alcun rinvio».