25 aprile 2024
Aggiornato 02:00
Inchiesta P3

Cosentino interrogato: non ho mai tentato di screditare Caldoro

«Ritengo di avere chiarito la mia posizione». ll pm Rodolfo Sabelli e il procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo non hanno rilasciato alcuna dichiarazione

ROMA - «Ho trovato i magistrati molto gentili e disponibili ad ascoltare. Ritengo di avere chiarito la mia posizione». Ha detto così l'ex sottosegretario all'Economia, Nicola Cosentino, al termine dell'interrogatorio, durato oltre 3 ore, davanti agli inquirenti della procura di Roma. «Ho risposto a tutte le domande che mi sono state fatte - ha aggiunto - sia rispetto al tentativo di discredito di Caldoro, sia riguardo all'intervento che è stato compiuto sulla cassazione per accelerare la trattazione del ricorso contro il provvedimento del tribunale di Napoli nei miei confronti».
Cosentino, che è indagato per associazione a delinquere e violazione della legge Anselmi, era accompagnato dai suoi difensori, gli avvocati De Caro e Montone.

NESSUNA DICHIARAZIONE DEI MAGISTRATI - Il pm Rodolfo Sabelli e il procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo non hanno rilasciato alcuna indicazione rispetto all’incontro con Cosentino. Capaldo ha solo chiarito che nel corso dell’atto istruttorio a Cosentino non sono state fatte ascoltare intercettazioni perché «queste non sono utilizzabili quando coinvolgono parlamentari».