28 agosto 2025
Aggiornato 12:00
Inchiesta eolico

Cosentino, scontro maggioranza-Fini su sfiducia

Voci di dimissioni. Mozione in Aula il 21 Luglio. Vito: «Aspettare i fatti, per ora notizie di stampa»

ROMA - La chiave di volta della vicenda, almeno nel suo risvolto parlamentare, potrebbe arrivare nel pomeriggio, quando Silvio Berlusconi incontrerà faccia a faccia Nicola Cosentino. La possibilità che il sottosegretario all'Economia e coordinatore del Pdl in Campania si dimetta a breve in seguito al coinvolgimento nell'inchiesta sulla P3, si fa sempre più concreta con il passare delle ore. Voci alimentate anche dal leader della Lega Umberto Bossi che, interpellato dai giornalisti, ha parlato di ipotesi «possibile».

Da quale dei due incarichi dovrebbe dimettersi Cosentino sarà, appunto, oggetto del colloquio con Berlusconi. Di certo sulla valutazione peserà la decisione, presa questa mattina da Gianfranco Fini, di mettere in calendario per il 21 luglio la mozione di sfiducia nei confronti del sottosegretario presentata dalle opposizioni. E' toccato proprio a Fini assumere la decisione finale sulla calendarizzazione in assenza di un accordo nella capigruppo: scelta che ha scatenato le reazioni furiose di Pdl e Lega e che ha aperto l'ennesima falla nella maggioranza. Visto anche che i finiani ieri hanno annunciato di essere pronti a votare a favore della sfiducia.

Ma una prima tranche della battaglia parlamentare è andata in scena oggi alla Camera durante il question time in cui il ministro per i Rapporti con il parlamento, Elio Vito, ha risposto alle interrogazioni dell'opposizione sull'opportunità di dimissioni di Cosentino e Caliendo. «La presidenza del Consiglio - ha spiegato - rileva che la vicenda si basa esclusivamente su notizie di stampa» e quindi «nessuna decisione può essere responsabilmente assunta prima di conoscere fatti tutti da acclarare».