Fini ai suoi: Cosentino faccia un passo indietro
Sulla mozione di sfiducia il Presidente della Camera non si sbilancia, ma i suoi annunciano: «Voteremo contro»
ROMA - Per ora tace. «Quello che aveva da dire su Nicola Cosentino l'ha detto in più occasioni», rilevano i suoi. E però il presidente della Camera Gianfranco Fini, conversando nelle ultime quarantotto ore con alcuni interlocutori, non avrebbe nascosto un punto fermo: Cosentino dovrebbe fare un passo indietro, è un problema di opportunità.
LA MOZIONE - Dal fronte finiano, in effetti, si moltiplicano gli appelli alle dimissioni del sottosegretario all'Economia. Fabio Granata, stasera, non ha usato mezze misure: «Se non si dimette voteremo la mozione di sfiducia» al sottosegretario.
Fini per ora non si sbilancia, ma le stesse fonti riferiscono che l'ex leader di An comprenda le ragioni di chi porta avanti «la bandiera della legalità». Che sono poi quei finiani che di certo si troverebbero in «imbarazzo» di fronte a una mozione di sfiducia contro chi si ritiene debba dimettersi.
GESTO DI OPPORTUNITÀ - Guarda anche allo stato del partito, il presidente della Camera. «Fini - dice un finiano di ferro - comprende che è difficilmente sostenibile la posizione di chi viene accusato di aver fabbricato dossier contro esponenti dello stesso partito e contro un candidato alla presidenza della Regione». Cosa accadrà è tutto da verificare, ma di certo un passo indietro del sottosegretario sarebbe semplicemente un giusto gesto di «opportunità».