Ddl intercettazioni
Bongiorno: pene più lievi per gli editori
«Risponderanno solo della pubblicazioni di testi destinati alla distruzione»
ROMA - Pene più lievi e maglie meno strette per gli editori che permetteranno la pubblicazione di intercettazioni telefoniche. Lo chiede la presidente della commissione Giustizia della Camera, Giulia Bongiorno, con un emendamento al ddl intercettazioni. Secondo la modifica proposta dalla finiana, quindi, gli editori saranno responsabili solo per la pubblicazione delle intercettazioni di cui era stata ordinata la distruzione e non di quelle, segrete, incluse nel fascicolo processuale. Secondo Bongiorno, la multa che questi editori dovranno pagare dovrà essere «da cento a trecento quote», cioè fino a un massimo di circa 450 mila euro.
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