26 aprile 2024
Aggiornato 05:30
Ddl intercettazioni

Napolitano: inascoltati i miei consigli

Il Presidente della Repubblica: «E' chiaro quali siano i punti critici, valuterò»

ROMA - Nei giorni scorsi il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, aveva invitato le forze politiche a concentrarsi, nell'ambito dei lavori parlamentari sulla manovra economica ma, osserva oggi Giorgio Napolitano «anche senza essere monsignor de Lapalisse è evidente che quel consiglio non è stato ascoltato».

Parlando con i giornalisti nella conferenza stampa finale della sua visita di Stato a Malta, Napolitano osserva che il suo suggerimento è stato ignorato «nel momento in cui sono state prese determinate decisioni a maggioranza nella conferenza dei capigruppo». Pochi giorni fa, infatti, la capigruppo ha stabilito la calendarizzazione alla Camera del ddl sulle intercettazioni per il 29 luglio, decisione non condivisa dall'opposizione.

«Io - conclude Napolitano - non ho l'abitudine di tornare sui consigli dati né di esprimere alcun giudizio se siano stati seguiti o perché non lo siano stati».
Quali siano i «punti critici della legge sulle intercettazioni approvata al Senato risulta chiaramente dal dibattito in corso e dal dibattito svoltosi in commissione Giustizia alla Camera», ha detto il presidente, ma non spetta al Quirinale suggerire soluzioni. Napolitano spiega che solo al momento giusto «valuteremo obiettivamente se verranno apportate le modifiche adeguate alla problematicità di questi punti che sono già stati messi in evidenza».
«A noi - aggiunge Napolitano - non spetta indicare soluzioni da adottare e modifiche da apportare» ma «ci riserviamo la valutazione finale nell'ambito delle nostre prerogative».