19 aprile 2024
Aggiornato 21:30
Caso Brancher

Il Berlusconi «silente» in Canada

Il Premier impegnato nel G8, Bonaiuti: «Da lui nessuna reazione alla nota del Quirinale»

HUNTSVILLE - Sorrisi con Angel Merkel e Nicholas Sarkozy, un abbraccio con Naoto Kan, una camminata al fianco di Barack Obama che gli mette una mano sulla spalla. Mentre in Italia infuria la polemica su Aldo Brancher, scatenatasi dopo la nota del Quirinale, Silvio Berlusconi ha appena iniziato i lavori del G8 ad Huntsville, e fa di tutto per non apparire turbato. Quando le agenzie battono il duro commento del Colle, il presidente del Consiglio è impegnato nel secondo bilaterale della mattinata canadese, quello con il padrone di casa Stephen Harper. Al termine, lo staff gli consegna i dispacci con le parole del Quirinale, ma come riferisce il suo portavoce Paolo Bonaiuti, da parte del presidente del Consiglio non c'è stato «alcun commento».

L'opposizione chiede le dimissioni del neo ministro subito avvalsosi del legittimo impedimento, chiama il premier a riferire in Aula al più presto, e preannuncia un'interrogazione a Berlusconi per il question time di mercoledì. Ma il Cavaliere frappone tutta la distanza che separa Canada e Italia tra lui e uno scontro istituzionale durissimo, e non risponde a nulla di tutto ciò. Né dal suo staff trapelano reazioni di alcun tipo, salvo un po' di sorpresa per un intervento che arriva ad appena una settimana dalla nomina di Brancher. L'unica reazione sembra essere dunque l'assenza di reazioni: «Gli ho consegnato personalmente i dispacci - riferisce Bonaiuti - e da parte del presidente non c'è stato alcun commento né in quel momento né successivamente».

Immerso nelle discussioni su Iran e Afghanistan, impegnato al pranzo con gli altri sette capi di Stato e di Governo, Berlusconi non vuole lasciarsi trascinare nelle polemiche interne, spiegano dalla delegazione italiana, evitando anche una risposta che in ogni caso potrebbe sembrare non opportuna. In questa tre giorni tra i laghi dell'Ontario, il premier vuole rappresentarsi come il 'decano' del vertice, l'unico leader che ha «avuto l'onore di presiedere per tre volte il G8», come lo stesso Berlusconi ricorda al canadese Harper. E così la 'non reazione' alla parole del Quirinale viene resa anche plasticamente, con le immagini della camminata informale degli otto grandi sulle sponde del lago di Huntsville: sorrisi con gli altri leader, qualche consiglio al debuttante Naoto Kan al momento della foto di famiglia, una camminata col presidente Usa col quale scambia battute e risate e che gli mette amichevolmente una mano sulla spalla.

Il silenzio di Berlusconi si trasferisce anche sulle reazioni dei suoi uomini a Roma. Gli unici a commentare sono il vice presidente dei deputati Osvaldo Napoli, che definisce «irrituale sotto ogni profilo» la nota del Colle, «un atto in stile presidenzialista senza il presidenzialismo, dunque a un commissariamento dei poteri propri dell'esecutivo»; e il senatore Luigi Compagna, per il quale sul legittimo impedimento «non decide il Colle». Molto più cauto il coordinatore del Pdl Ignazio La Russa: le dichiarazioni del Quirinale «si ascoltano, non si commentano e questo vale soprattutto per me, ministro della Difesa. Per quanto ne so Brancher formalmente ha diritto di avvalersi del legittimo impedimento».