Referendum acqua, raccolte un milione di firme
Sabato e domenica nuova mobilitazione. I referendari incontrano il Pd
ROMA - Ha raggiunto il milione di firme la campagna referendaria avviata da un mese per l' «Acqua pubblica» a sostegno dei quesiti depositati un mese fa in Cassazione per l'abrogazione del decreto Ronchi sulla gestione dell'acqua potabile in Italia.
Un milione - sottolinea la federazione di ong Focsiv che promuove la campagna - è un numero importante ma potrebbe ulteriormente crescere». Proprio per questo motivo, il domani e domenica la Focsiv ritorna in piazza per 'Acqua pubblica'. In particolare iniziative si terranno in Basilicata (Potenza), Calabria (Cosenza), Campania (Castellamare di Stabia), Lombardia (Lodi), Marche (Fermo) organizzate rispettivamente da Gvs, Moci, Cps, Mlfm e Cvm.
«L'obiettivo - sottolineano i referendari - è quello di contribuire a portare almeno 25 milioni di italiani alle urne nella primavera 2011. L'impegno della Focsiv e dei suoi organismi soci alla raccolta delle firme nasce dalla convinzione della necessità di difendere il diritto all'acqua da ogni sorta di privatizzazione che la possa sottrarre dall'essere un bene comune gestito dalle amministrazioni pubbliche. La Focsiv e le sue ong infatti sono convinte che l'acqua, sinonimo di vita, non possa essere privatizzata, non essendo una merce alla stregua delle altre».
Una delegazione del Forum italiano dei movimenti per l'acqua, inoltre, oggi ha incontrato la responsabile ambiente del Partito Democratico Stella Bianchi e il senatore Filippo Bubbico. L'incontro, riferisce il forum, «è servito per analizzare i contenuti della bozza della proposta di legge che il Pd presenterà prossimamente in tema di gestione dei servizi idrici e sull'orientamento rispetto ai referendum». Inoltre, «il movimento referendario ha sottolineato la netta contrarietà alla riproposizione delle modalità di gestione basate sulla forma societaria della Spa».
Si è rilevata, però, una importante novità nell'impostazione che il Pd ha voluto dare alla parte relativa agli investimenti sulle reti idriche, - afferma una nota del Forum - che sarebbero rimessi in capo alla finanza pubblica, determinando l'eliminazione della remunerazione del capitale investito, ovvero la sostanziale sottoscrizione del terzo quesito». Rispetto all'orientamento sui referendum, Stella Bianchi, riferisce ancora il Forum, «ha dichiarato la vicinanza del Pd all'iniziativa referendaria promossa dal Forum e dall'ampia coalizione sociale messa in campo, pur non sostenendo formalmente i tre quesiti. La responsabile ambiente del Pd ha auspicato che il referendum abbia successo e come questo importante strumento di democrazia diretta debba ritrovare il ruolo centrale che gli compete».