25 aprile 2024
Aggiornato 20:00
Scalata Antonveneta

Il Colle: no a leggittimo impedimento

Il ministro: «Non so nulla». Pd-Idv: «Si dimetta». Pdl-Lega cauti. Domani l'udienza del processo

ROMA - Come un ciclone. La nota del Quirinale si abbatte sul caso Brancher che già tante polemiche aveva suscitato negli ultimi giorni. Il cuore della discussione è la scelta del neoministro di chiedere il legittimo impedimento per il processo Antonveneta. In cinque righe il Colle sottolinea come l'impedimento invocato non ci sia, tanto che subito Idv e Pd chiedono le dimissioni di Brancher e preannunciano una mozione di sfiducia per il nuovo membro dell'esecutivo.

«In rapporto a quanto si è letto su qualche quotidiano questa mattina a proposito del ricorso dell'onorevole Aldo Brancher alla facoltà prevista per i ministri dalla legge sul legittimo impedimento - scrive il Quirinale - si rileva che non c'è nessun nuovo Ministero da organizzare, in quanto l'onorevole Brancher è stato nominato semplicemente ministro senza portafoglio». Parole che colgono di sorpresa innanzitutto il diretto interessato che, contattato a caldo, si limita a replicare: «Non so niente, devo sentire. Non ne sapevo niente».

PD - IDV - Chi invece sembra avere le idee ben chiare è l'Italia dei valori. Antonio Di Pietro chiede «immediate dimissioni», promette una mozione di sfiducia e si appella a tutte le forze politiche, Lega compresa, affinché la sottoscrivano. Via libera quasi immediato del Pd, per bocca di Dario Franceschini: «Chiediamo con forza le dimissioni e adotteremo tutte le iniziative parlamentari conseguenti d'intesa con gli altri gruppi di opposizione, ivi compresa una possibile mozione di sfiducia comune». Il capogruppo annuncia di aver scritto a Gianfranco Fini «perché solleciti Berlusconi ad essere personalmente in Aula mercoledì al Question time che presenterò a nome del gruppo del Pd».

I vertici del Pdl e della Lega per ora non si espongono. Il coordinatore Ignazio La Russa mostra cautela quando afferma: le parole del Colle «si ascoltano, non si commentano. Per quanto ne so Brancher formalmente ha diritto di avvalersi del legittimo impedimento. Sulle ragioni concrete, però, non so dire». Più netto, invece, Osvaldo Napoli, che rileva come la nota del Colle sia «irrituale sotto ogni profilo». Diverso l'approccio dei finiani. Già stamane Fabio Granata aveva definito «inopportuna sul piano politico la procedura con cui si è arrivati da parte del nuovo ministro a chiedere il legittimo impedimento». E a sera Carmelo Briguglio si limita a un «per oggi no comment, per oggi...», che lascia presagire a breve una presa di posizione dell'area che fa riferimento al Presidente della Camera, se non dello stesso Fini. Tutto questo accade alla vigilia della ripresa del processo. Domani infatti il giudice Annamaria Gatto inviterà le parti a illustrare e discutere la richiesta di rinvio per legittimo impedimento continuativo presentata dai legali di Brancher, ma con ogni probabilità si riserverà di decidere per farlo all'udienza successiva, il prossimo 5 luglio.