23 aprile 2024
Aggiornato 08:00
Conti pubblici

La CIA è d’accordo con il presidente Napolitano

«Non solo “tagli”, ma bisogna puntare con decisione anche alla crescita economica»

ROMA - «Siamo completamente d’accordo con il presidente ella Repubblica Giorgio Napolitano. La manovra varata dal governo e attualmente all’esame del Parlamento, oltre all’obiettivo del risanamento dei conti della spesa pubblica, deve puntare in maniera decisa anche alla crescita economica». E’ quanto sostiene il presidente della Cia-Confederazione italiana agricoltori Giuseppe Politi per il quale il richiamo del Capo dello Stato «deve essere colto nella sua interezza ed evitare, quindi, di procedere solo sulla strada dei ‘tagli’ che non porta certo molto lontano».

«Giustamente il presidente della Repubblica ha sottolineato che proprio dall'equilibrio e dall'equità della manovra potranno discendere effetti importanti in termini di dialogo e coesione sociale. Per uscire dalla crisi e creare le condizioni di uno sviluppo solido e duraturo -rileva Politi- non si può procedere unicamente sul fronte dei tagli alla spesa pubblica e dell’inasprimento delle tasse. Occorre necessariamente predisporre le condizioni perché le imprese possano rilanciare la loro attività produttiva, favorire una nuova occupazione ed essere realmente competitive a livello internazionale. La manovra del governo non va in questa direzione. Nessuna misura di carattere strutturale, nessun intervento mirato alla crescita».

«Le parole del presidente della Repubblica -sostiene ancora il presidente della Cia- hanno, dunque, colto nel segno e devono essere lo stimolo per indirizzare la manovra verso obiettivi più ambiziosi. Oggi siamo in presenza di provvedimenti iniqui che andranno a pesare sia sui cittadini che sulle aziende, senza, peraltro, aprire prospettive confortanti. E l’agricoltura, già in grandissima difficoltà, sarà il settore economico che ne subirà i contraccolpi più pesanti. Le conseguenze rischiano di divenire disastrose. Migliaia di imprese con l’acqua alla gola, strette da costi insostenibili, prezzi in caduta libera e redditi falcidiati, rischiano di chiudere in tempi brevi, con danni incalcolabili».

«E’ vero che la situazione è alquanto complessa e che servono misure rigorose, ma è altrettanto vero che -sottolinea Politi- il tutto va coniugato con l’equità e con la garanzia di dare alle aziende le certezze per il futuro. La manovra del governo va, invece, nella direzione opposta. Unicamente colpi di scure e una lotta agli sprechi e all’evasione non adeguata. L’imprenditoria, in particolare, quella agricola, ne esce mortificata».

«In questo modo si rischia -conclude il presidente della Cia- di non risolvere le vere questioni di fondo e di costringere gli italiani a nuovi e inutili sacrifici. Nostro auspicio è che il monito del Capo dello Stato venga recepito e che, pertanto, nella discussione parlamentare della manovra vangano introdotte le necessarie modifiche per ridare slancio alla crescita e all’intero sistema imprenditoriale».