23 aprile 2024
Aggiornato 19:30
Assemblea delle Nazioni Uniti

Maroni e Alfano: Italia modello per lotta a crimine

Il Ministro dell'Interno: «126 mld dollari sequestrati nel mondo a criminali»

NEW YORK - L'Italia come modello di lotta alla criminalità organizzata. E' questo il messaggio che il ministro dell'Interno Roberto Maroni e il ministro della Giustizia Angelino Alfano hanno portato alle Nazioni Unite. Ieri per la prima volta all'Assemblea delle Nazioni Unite si è parlato di crimine organizzato transnazionale e della promozione della Convenzione di Palermo, adottata dalle Nazioni Unite dieci anni fa. Durante il suo intervento all'Assemblea, il ministro Maroni ha sottolineato come questa convenzione, che contiene strategie del giudice Giovanni Falcone, «sia l'unico strumento efficace per coordinare la lotta al crimine tra i paesi che l'hanno sottoscritta».

La Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità organizzata transnazionale è stata ratificata da 154 paesi appartenenti all'Onu ma solo 70 hanno sottoscritto i tre protocolli aggiunti contro la tratta degli esseri umani, l'immigrazione clandestina e la fabbricazione e il traffico di armi. Il ministro Maroni ha detto che nel faccia a faccia avuto con il Segretario generale Onu Ban Ki-moon, poco prima della riunione all'Assemblea generale, ha «auspicato un'accelerazione e un aumento delle adesioni alla Convenzione e ai suoi tre protocolli» per una lotta efficace e integrata contro la criminalità.

Maroni ha poi dato le cifre del crimine organizzato mondiale: «Secondo una recente stima prudenziale dell' United Nations Office for Drugs and Crime, il valore complessivo annuale di alcuni flussi di beni e servizi illegali gestiti dal crimine organizzato transnazionale ammonta, a livello mondiale, a 125 miliardi di dollari, cifra che è pari a cinque volte l'entità della manovra finanziaria di uno Stato industriale avanzato come l'Italia».

Come contributo alla più ampia diffusione e applicazione della Convenzione di Palermo, Maroni ha detto che l'Italia ha promosso l'elaborazione del Digesto sulla cooperazione di polizia riguardante modelli investigativi per la lotta contro il crimine organizzato transnazionale, «un nuovo strumento di assistenza tecnica nell'applicazione della Convenzione di Palermo volto ad accrescere le necessarie capabilities degli Stati», ha spiegato il ministro. Maroni ha poi ribadito al segretario generale dell'Interpol, Robert Noble, presente alla riunione, la disponibilità dell'Italia a ospitare l'81esima Assemblea Generale Interpol in programma per il 2012.