29 marzo 2024
Aggiornato 06:30
Missione ISAF

Afghanistan, La Russa: fine ritiro nel 2013

Il Ministro della difesa conferma: «La fase di rientro avrà inizio nel 2011»

ROMA - A partire dal prossimo anno inizierà il graduale ritiro dei militari italiani dall'Afghanistan, ritiro che sarà completato alla fine del 2013: lo ha confermato questa mattina il ministro della Difesa Ignazio La Russa in un'intervista ad Affaritaliani.it, precisando che al termine della fase del rimpatrio potrebbe rimanere un'aliquota di personale con missione di «monitoraggio». «E' previsto un passaggio di consegne graduale al governo afgano, alle forze armate afgane e alla polizia afgana a partire dal 2011 fino al 2013. E se tutto funzionerà come previsto e come speriamo, alla fine del 2013 si concluderà un graduale rientro dalle missioni internazionali».

La Russa ha sottolineato che «poi potrà restare qualcosa in termini di monitoraggio, ma la previsione è questa». «Al termine del 2013 dovrebbe essere completata l'opera di consegna alle autorità afgane del compito di contrastare terrorismo, criminalità, spaccio di droga eccetera. In sostanza, dovrebbero cavarsela da soli, cominciando già da adesso a dargli sempre più potere e quest'operazione è iniziata proprio in questi giorni. Ma l'inizio del ritiro graduale partirà dal 2011», ha insistito il ministro.

Quanto ai pericoli per i militari italiani, «siamo sempre preoccupatissimi ma sono congeniti a questo tipo di missione», ha detto La Russa. «Non ci stanchiamo di cercare soluzioni che facciano diminuire il rischio e aumentare la sicurezza. Ma il rischio non è aumentato rispetto a qualche tempo fa, anzi. Anche se occorre ricordare che nel periodo estivo i pericoli sono superiori rispetto a quello invernale, è ciclico in quanto c'è maggiore movimento», ha ricordato il titolare della Difesa. «Ma essere preoccupati non vuol dire non sapere quali sono i doveri della missione», ha concluso La Russa.