19 aprile 2024
Aggiornato 05:30
Ddl intercettazioni

Generazione Italia: il confronto aiuta il PdL

La soddisfazione dei Finiani: «Accolte molte nostre osservazioni, resta il nodo sulla proroga»

ROMA - I 'finiani' rivendicano i risultati ottenuti nel nuovo testo sulle intercettazioni, quello «condiviso» oggi nell'ufficio di presidenza del Pdl: «Accoglie gran parte delle nostre osservazioni, e quasi tutti gli appunti mossi da Gianfranco Fini in queste settimane», si legge sul sito di Generazione Italia. «Siamo riusciti, insomma, a ritrovare la compattezza interna al Pdl. E siamo sicuri che adesso avremo la maggioranza degli italiani dalla nostra parte».

«Il testo approvato - è scritto ancora - è lontano parente di quello che originariamente si era deciso di far passare in Senato. Un testo che era distante - e non poco - dall'equilibrio che faticosamente si era ricercato e trovato alla Camera. Noi di Generazione Italia abbiamo detto che quel testo non ci piaceva. Non ci piaceva il divieto di pubblicazione, la maxi sanzione agli editori, l'applicabilità retroattiva del ddl, la rigidità del limite dei 75 giorni, i forti limiti alle intercettazioni ambientali e altri aspetti - non secondari - del ddl».
«Resta aperto - fa notare Generazione Italia - solo il tema della proroga delle intercettazioni, il cosiddetto 'comma Ghedini': abbiamo chiesto e ottenuto un supplemento di riflessione che certamente porterà all'ennesimo miglioramento. Il testo votato oggi dall'Ufficio di Presidenza del Pdl è stato votato quasi all'unanimità. Unico astenuto Silvio Berlusconi: 'Non è il testo che volevo'».