20 aprile 2024
Aggiornato 13:30
Politica & Rai

Santoro: non vado in onda per salvare la faccia all'opposizione

Il conduttore: «Troppo comodo per la Bindi dire che è una questione personale»

ROMA - Decidere di confermare Annozero è una scelta che mette in gioco il profilo stesso della tv pubblica, di sicuro la trasmissione non andrà in onda solo per «salvare la faccia ai partiti di opposizione» ed è «troppo comodo» dire che quella tra la Rai e Michele Santoro è una questione personale. Il conduttore di Annozero sferza i partiti di opposizione, a cominciare dal Pd: «è troppo comodo per Rosy Bindi dire 'è una scelta di Santoro se si mette d'accordo e se ne va'. No cara mia, non è così! Questa situazione è il risultato di trovare un equilibrio con l'azienda».

Insiste Santoro: «Se dobbiamo rimettere in onda Annozero solo per salvare la faccia ai partiti di opposizione... Lasciateci andare! Il Pd facesse quello che vuole». Ovviamente, precisa, «la scelta è tra Annozero o firmare l'accordo, 'tertium non datur'. Non è che ci chiudono in una stanza a studiare 'nuove iniziative editoriali'...». Insomma, se si dovesse arrivare alla separazione tra il conduttore di Annozero e la Rai: «Non è Santoro che decide. Decidono i Cda, Berlusconi, il Pd... e anche Santoro».

Il fatto è, spiega Santoro, che «Annozero non è un programma qualunque della tv italiana. Ha milioni di ascoltatori, il primo programma di approfondimento, uno non può considerare la mia scelta come una scelta personale. La Rai che mi vede protagonista è una Rai; la Rai senza Santoro è un'altra Rai... La posizione pilatesca dell'opposizione non la posso accettare».