Di Pietro: temo rivelazioni ad orologeria
Il leader IdV si difende su Repubblica: «Dirò cose che so ai Magistrati, il centrodestra cerca il polverone»
ROMA - Il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, si difende, in un'intervista a Repubblica, dall'accusa, avanzata da Zampolini, di essere coinvolto nel 'sistema Anemone' per l'affitto di due case. E rilancia: C'è un mandante, «ora io voglio scoprire chi tira le fila».
FACCIAMO PAURA - «Com'è possibile - chiede - che quattro giorni prima Angelo Zampolini non sa che cosa rispondere e poi, d'improvviso, sente la spasmodica volontà di tornare dal magistrato? Non so se è in buona o cattiva fede, ma so che il suo ruolo è quello del 'nuncius', per dirla in linguaggio giuridico di colui che riporta per conto di un altro soggetto una dichiarazione. Forse io e Idv - sostiene Di Pietro - facciamo paura. Certo qualcosa posso sapere e da tempo mi sto recando presso le varie autorità giudiziarie. Posso capire e sapere e vado avanti».
CALDERONE - «In questo momento - dice il leader Idv - nel centrodestra sono in un 'cul de sac'. Hanno bisogno di allargare il concetto di responsabilità politica a tutti, di portare sul piano della responsabilità politica collettiva quelle che sono responsabilità individuali. Così accusano: 'so che Di Pietro abitava...'. Gettano sassi nello stagno e poi ritirano la mano, permettendo di agire ai depistatori di professione. Alcuni organi di informazione, purtroppo anche blasonati, si stanno prestando sparando notizie infondate. L'obiettivo, ripeto, è di trasformare tutto in un calderone, in cui le responsabilità individuali si edulcorano. Mai come in questo momento bisogna essere vicini ai magistrati e aiutarli a trovare la verità».