20 aprile 2024
Aggiornato 01:00
Il PdL apre

Intercettazioni, Napolitano auspica il dialogo

Berlusconi: «Testo migliorabile». Ma legge prima dell'estate

ROMA - Il testo con le nuove norme sulle intercettazioni si può migliorare. Lo chiede il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano rilevando la volontà dell'opposizione di dare «un contributo» e il premier Silvio Berlusconi fa suo l'auspicio spiegando che le parole del Capo dello Stato «saranno prese in considerazione». Quello su cui il Cavaliere non accetta deroghe sono i tempi: il ddl sulle intercettazioni deve essere legge prima dell'estate.

Napolitano, conversando con i giornalisti nei giardini del Quirinale, fa chiaramente capire di considerare la partita ancora aperta e di sperare nel confronto tra le parti politiche. Il presidente chiede che «ci sia il massimo avvicinamento possibile tra posizioni che finora sono state contrapposte» perchè dal confronto possono nascere «soluzioni se non condivise da tutti, più accettabili per tutti». Del resto, sottolinea, il tema è complesso: ci sono da tutelare il diritto di stampa, la libertà delle indagini ma anche la tutela della dignità e della «privatezza» della persona.

Durante la riunione con i vertici del Pdl Berlusconi mostra apertura verso le parole di Napolitano sostenendo che «il testo è migliorabile». Quanto alle osservazioni critiche manifestate nei giorni scorsi dal presidente della Camera Gianfranco Fini e motivo di tensione all'interno del Pdl Berlusconi preferisce non innescare nuove polemiche: «Deciderà l'ufficio di presidenza», che è convocato per martedì prossimo.